A cura della Redazione
Giovanni Magliulo, medico pediatra, già consigliere ed assessore al comune di Torre Annunziata, è il segretario cittadino dell’Italia dei Valori. Eletto da pochi mesi all’unanimità dal suo partito, ci concede per la prima volta un’intervista. Dottor Magliulo, qual è lo stato di salute dell’IdV torrese? «Ottimo. Dopo aver allontanato dal partito un gruppo di persone che pensava di utilizzarne la sigla per interessi personali e contro il centrosinistra, abbiamo rilanciato la nostra attività politica in città, registrando molte iscrizioni di donne, giovani, professionisti e semplici cittadini. A giorni inizierà la nuova campagna di adesione all’IdV per l’anno 2011 e ne daremo ampio risalto attraverso l’affissione di manifesti e i mass-media». Per quale motivo giovani e meno giovani hanno aderito al vostro partito? «Perché rappresentiamo un punto di riferimento preciso sul piano della coerenza, della dignità, della lealtà verso la volontà dell’elettorato e dell’impegno per affrontare e risolvere i problemi della nostra città. Sarà anche un caso, ma gli unici che si sono dimessi da assessore, pur essendo stati eletti consiglieri comunali, siamo il sottoscritto e il dott. Antonio Gagliardi, entrambi militanti nell’Italia dei Valori. Come vede non sempre chi governa è attaccato alla poltrona». Tra un anno si andrà al voto e le prossime elezioni comunali saranno un banco di prova difficile per il centrosinistra... «Certamente, ma sarà anche il momento della verità. I cittadini devono scegliere tra chi ha fatto del clientelismo, degli interessi personali, dello stravolgimento del risultato delle urne le proprie credenziali di presentazione, e chi invece rinunciando ad incarichi di potere ha voluto essere coerente con il mandato popolare. Per quanto ci riguarda, poi, noi presenteremo candidature al di sopra di ogni sospetto, rinunciando a voti facili per dare spazio a quanti vogliono contribuire concretamente e in modo trasparente al governo della città». Candidato a sindaco del centrosinistra: come si muoverà l’IdV? «Proporremo un identikit del candidato che, secondo noi, dovrà essere una persona che abbia esperienza amministrativa, capacità e competenze, che sia stato costantemente presente tra la gente e sui problemi ed il cui percorso politico sia stato sempre coerente. Ci confronteremo con gli altri partner della coalizione per poi fare una scelta che dovrà essere condivisa da tutti i partiti». Ha glissato la domanda. Avanzerete un vostra proposta per la candidatura a sindaco? «Qualunque partito può fare una proposta, e tra questi ci saremo anche noi. Imposizioni o diktat di certo non ne accetteremo. Sarebbe auspicabile, tuttavia, una discontinuità rispetto alle candidature a sindaco decise nel recente passato». Attualmente il centrosinistra è rappresentato solo da Pd, IdV, SEL, Federazione della Sinistra. Come pensate di allargare la vostra coalizione? «Siamo aperti al contributo di altri partiti moderati e di liste civiche che si rivedono nel programma del centrosinistra e ci auguriamo anche che scendano in campo giovani e donne che si vogliono avvicinare alla politica. L’importante è che tutti i candidati si impegnino moralmente anche a rispettare la volontà elettorale e siano fedeli allo schieramento di appartenenza, pur riservandosi il diritto di critica se ritengono che si stiano commettendo degli errori». Quale sarà il cavallo di battaglia dell’Italia dei Valori? «La questione lavoro, tra i tanti problemi che attanagliano Torre Annunziata, sarà al primo punto del nostra agenda politica. E’ giusto reprimere la criminalità, ma da solo questo non basta. La politica deve creare i presupposti per la creazione di nuovi posti di lavoro che diano un futuro ai nostri giovani e che interrompano l’effetto migratorio che impoverisce sempre di più la nostra città. Abbiamo idee molto precise a tal proposito, che esporremo al momento della definizione del programma elettorale, il quale non dovrà essere più un libro dei sogni, come lo è stato negli anni addietro, ma contenga quattro-cinque punti rilevanti per lo sviluppo socio-economico di Torre Annunziata». ANTONIO MARRAZZO (dal settimanale TorreSette dell´8 aprile 2011)