“Il futuro di Torre Annunziata sarà basato su tre punti fondamentali: rigenerazione urbana, cultura e rinnovamento della politica”.

Così ha esordito il professore universitario Corrado Cuccurullo, candidato sindaco del centrosinistra, durante la manifestazione pubblica per presentarsi alla città, nella sede affollatissima del Partito Democratico.

Ma cominciamo dall’inizio, dall’intervento del segretario cittadino Giuseppe Manto, che ha ringraziato iscritti, simpatizzanti, cittadini e altre forze politiche della coalizione per la partecipazione all’iniziativa, presentando i relatori che sono intervenuti nel dibattito.

Gli interventi dei relatori Pd: segretario metropolitano, commissario regionale, consiglieri regionali

Per primo ha preso la parola Giuseppe Annunziata, segretario metropolitano Pd. “Stringo simbolicamente la mano a militanti e dirigenti di questo Circolo per la scelta fatta, anche in anticipo sui tempi previsti, del candidato sindaco Corrado Cuccurullo, persona dalla grande esperienza professionale e umana, che ringrazio per la sua disponibilità al servizio della città”.

È poi intervenuto Antonio Misiani, senatore e commissario regionale Pd. “Ho trovato qui non un clima di sfiducia e rassegnazione, ma un grande entusiasmo e volontà di mobilitazione per la vittoria elettorale. Invito i nostri candidati a ‘consumare le suole delle scarpe’ per contattare i cittadini e convincerli della grande validità del nostro progetto politico e delle capacità e competenze del nostro candidato sindaco nel guidare la città”.

Massimiliano Manfredi, consigliere regionale, ha ringraziato i militanti e dirigenti di una vita per aver saputo accompagnare il processo di rinnovamento del partito e contribuito all’unione della coalizione.

Bruna Fiola e Loredana Raia, ambedue consiglieri regionali, hanno sottolineato l’autorevolezza della candidatura di Cuccurullo, la sua bravura alla guida della SoReSa e la capacità del partito di aver saputo fare anche autocritica sugli errori del passato.

L'intervento del candidato sindaco Cuccurullo

Ha concluso gli interventi il candidato sindaco Corrado Cuccurullo che ha spiegato i punti fondamentali del suo programma. “Bisogna iniziare da piccoli interventi per rammendare il tessuto urbano, ridare al centro storico la dignità del suo ruolo e avvicinare le periferie al resto della città”.

E ha proseguito così: “È necessario collegare i vari progetti,  da quello del porto al recupero della Salera e delle Sette Scogliere, dell’ex stabilimento Damiano e del Santa Lucia, valorizzando scavi di Oplonti e Real Fabbrica d’Armi, potenziando il nuovo ospedale di Boscotrecase e recuperando il vecchio di piazza Cesaro”.

Cuccurullo ha inoltre proposto Torre Annunziata come ‘Capitale Italiana della Cultura’ e, in sinergia con Pompei e altre città del territorio, anche come Capitale Europea.

“Riporteremo le Istituzioni e il Consiglio comunale a Palazzo Criscuolo e da lì festeggeremo anche il centenario della finale di calcio dello scudetto tra Savoia e Genoa, giocata a Torre Annunziata nel 1924”.

Ed è qui che Cuccurullo ha avuto uno scatto di orgoglio in nome della città. “Non siamo più la Manchester del Sud ma nemmeno Fort Apache! Abbiamo avviato un grande processo di rigenerazione della politica e a tal proposito non accetteremo più che ci sia un travaso di esponenti del centrodestra nel centrosinistra e viceversa, i nostri candidati firmeranno una dichiarazione che attesterà il proprio 'no' al cambio di casacca”.

E ha ultimato il suo intervento anche con una riflessione sugli altri candidati a sindaco e schieramenti. “Lucio D’Avino è un portatore sano di entusiasmo, il centrodestra è formato da liste elettorali indistinte che nascono e muoiono prima e dopo le elezioni, il M5S si è sottratto al confronto, il centrosinistra aveva accettato sette dei loro otto punti ma non poteva subire un diktat sulla scelta del sindaco”.

(Nella foto, da sinistra: Annunziata, Misiani, Manto, Cuccurullo)