A cura della Redazione

Mancano quasi tre mesi alla presentazione delle liste per le prossime elezioni comunali a Torre Annunziata e continuano gli incontri tra le forze politiche per costruire coalizioni e individuare il candidato a sindaco.

Partiamo da un punto certo: attualmente non è ancora nulla di definito. Si prospettano tre coalizioni: quella di centrosinistra (partiti più liste civiche), di centrodestra (partiti più liste civiche), infine un terzo schieramento con una serie di liste civiche. Poi c’è la lista Oplonti Futura, con il suo candidato a sindaco, il giovane avvocato Lucio D’Avino, e il Movimento 5 Stelle.

Partiamo da quest’ultimo. Il senatore Orfeo Mazzella, con dichiarazioni agli organi di stampa, aveva escluso in modo assoluto un accordo con il Partito democratico. Ma l’esempio delle elezioni in Sardegna, con l’accordo vincente tra Pd e M5s, ha posto le basi per un patto strutturale tra le due formazioni politiche a tutti i livelli. Quindi il M5s torrese potrebbe rivedere la sua posizione e, a determinate condizioni, aderire alla coalizione di centrosinistra proponendo a sua volta un candidato a sindaco.

Gli otto punti fissati dal Movimento 5 Stelle

Ma quali sono le condizioni poste dal Movimento? Il senatore Orfeo Mazzella le indica in otto punti che le parti dovranno impegnarsi a rispettare:

1. Non candidare chi si trovi coinvolto/citato nella relazione del decreto di scioglimento per mafia, chi per parentela diretta e acquisita è in rapporti o frequentazioni con personaggi legati ai clan oppure coinvolto in indagini.

2. Non allearsi con liste civiche che sono organizzate, talvolta anche in modo occulto, da persone coinvolte nel decreto di scioglimento per mafia o che presentino candidati che hanno rapporti o frequentazioni con consiglieri comunali coinvolti/citati nella relazione del decreto di scioglimento per mafia, o comunque riconducibili direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata, o destinatari di interdittiva antimafia.

3. Non allearsi con partiti politici i cui componenti sono coinvolti/citati o hanno rapporti o frequentazioni con soggetti coinvolti nella relazione del decreto di scioglimento per mafia o abbiano gravi difetti di deontologia politica descritti nella relazione del decreto di scioglimento per mafia.

4. Il M5S indica il candidato Sindaco di coalizione

5. Il M5S subordina la scelta degli assessori a profili curriculari di alto profilo. Gli assessori dovranno essere presentati ai cittadini dal candidato Sindaco, almeno quindici giorni prima del deposito delle liste elettorali, pena la decadenza dell’alleanza con il M5S.

6. Il M5S richiede, a chi intende allearsi, di presentare ai cittadini e agli organi di stampa tutti i candidati della lista, non oltre il 30 marzo, rendendo pubblico il Curriculum Vitae e i carichi pendenti e i certificati penali degli stessi candidati, pena la decadenza dell’alleanza con il M5S.

7. I candidati delle liste alleate con il M5S (e ovviamente gli stessi candidati del M5S) si impegnano a sostenere la collaborazione con la commissione parlamentare antimafia, per l’invio, in tempo utile e non oltre il 10 maggio, delle liste elettorali, pena la decadenza dell’alleanza con la lista/partito che non ottemperi.

8. Il programma di coalizione dovrà essere presentato ai cittadini con ampio anticipo non oltre il 30 marzo, in conferenze aperte alla partecipazione del pubblico che potrà intervenire per integrarlo con osservazioni.

Accetteranno partiti e liste civiche della coalizione di centrosinistra queste condizioni poste dal M5s e un loro candidato a sindaco? Staremo a vedere nelle prossime ore la reazione dei responsabili delle forze politiche di centrosinistra.