A cura della Redazione

Stamattina è iniziata l’operazione di dragaggio del porto di Torre Annunziata. Un’opera tra più costose progettate sul territorio (33 milioni di euro compreso il completamento della bretella porto-autostrada) e che finalmente ha visto la luce proprio nell’ultimo giorno di governo del sindaco Giosuè Starita (domani si insedierà il nuovo sindaco Vincenzo Ascione).

Saranno estratte centinaia di migliaia di tonnellate di sabbia ed i fondali raggiungeranno la profondità di oltre 10 metri rispetto ai 6 metri attuali, in modo consentire l'accesso al porto di navi di stazza pari a 20 mila tonnellate.

Si tratta della terza e ultima fase del mega appalto (assegnato alla società Savarese Costruzioni, che capeggia un’associazione temporanea di imprese) per la riqualificazione dello scalo marittimo e delle aree limitrofe. I primi due lotti, la diga foranea e la bretella inaugurata lo scorso 1 aprile, sono già stati collaudati e sono funzionanti. 

«Un lavoro importante - afferma il sindaco Giosuè Starita - che consentirà l’accesso a navi di grande tonnellaggio incrementando il traffico portuale. Oggi comincia l’escavo, mentre poco lontano sono al lavoro anche gli operai che stanno restaurando le Arcate Borboniche. Al di là delle polemiche, le illazioni e, talvolta, le vere e proprie bugie, i lavori ci sono, sono partiti e stanno cambiando la città. Ci ho tenuto, anche in questo che per me è l’ultimo giorno da sindaco, ad andare a verificare di persona l’andamento delle operazioni. Lascio il testimone ad Ascione, e dunque in buone mani; ha tutti i requisiti per poter continuare a far crescere la città. A lui un grande in bocca al lupo».

I lavori dovrebbero terminare entro 10 mesi.

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