A cura della Redazione

La deriva di rifiuti che hanno invaso in questi giorni il fiume Sarno, nel tratto al confine tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, è stata intercettata grazie all'intervento messo in campo dalla Capitaneria di Porto oplontina, guidata dal comandante Valerio Massimo Acanfora.

La notizia dello scempio era inziata a circolare il 21 luglio scorso, soprattutto grazie ad un video-denuncia postato su Facebook da un cittadino.

Al fine di interrompere il flusso inquinante di detriti, prevalentemente plastica, il personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo torrese ha utilizzato delle panne galleggianti che sono state posizionate all’imboccatura del fiume per scongiurarne lo sversamento sulle spiagge del golfo, che avrebbe provocato in tal modo danni irreparabili alla flora ed alla fauna marina. 

Dalle prime luci dell'alba di mercoledì 22 luglio, è stata poi immediatamente organizzata un'operazione di pulizia della spiaggia adiacente alla foce del fiume sul territorio del Comune di Torre Annunziata, in zona Rovigliano, per prelevare il materiale che non era stato intercettato dalle panne galleggianti, andandosi così a spiaggiare sul litorale.

L’operazione è stata coordinata congiuntamente dalla Capitaneria di Porto di Castellamare di Stabia, comandata dal C.F. (CP) Savino Ricco e dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Torre Annunziata con l’ausilio dei vigili urbani e della Protezione Civile dei due Comuni ed il prezioso supporto del Consorzio di Bacino, che ha messo a disposizione una squadra lavori e mezzi meccanici idonei al prelievo e trasporto dei rifiuti raccolti.

«Sono stati raggiunti soddisfacenti risultati in quanto sono stati prelevati oltre 15 metri cubi di materiali inquinanti - ha spiegato il TV Valerio Massimo Acanfora -. Sono attualmente in corso le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per individuare i responsabili dell’accaduto».