Tra i tanti personaggi storici nati o vissuti a Torre Annunziata, di cui ho descritto la biografia in miei articoli, ce n’è uno poco conosciuto.

Eppure è quello che ha suscitato l’attenzione addirittura del sindaco del suo Comune di origine. Sto parlando di Luigi Iacono, al quale è intitolata la strada che congiunge via Vittorio Veneto con piazzetta De Nicola/via dei Mille.

Circa otto anni fa, nel luglio 2016, ne raccontai la vita in un articolo su TorreSette, e non avrei mai pensato di doverne scriverne altri due per le interessanti conseguenze che ne scaturirono.

La biografia di Luigi Iacono

Ma cominciamo dal far conoscere ai nostri lettori Luigi Iacono. Nacque il 23 dicembre 1866 a Ventotene, piccola isola dell’arcipelago pontino, famosa per aver ospitato esiliati illustri perseguitati dal fascismo, come Sandro Pertini, poi diventato presidente della Repubblica, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, padri dell’Unione Europea.

Iacono venne ad abitare con la sua famiglia fin da ragazzo a Torre Annunziata, si laureò in ingegneria e lavorò nella nostra città per circa quarant’anni presso la famiglia Fienga, come consulente tecnico-amministrativo. Appassionato di archeologia, approfondi i suoi studi su Pompei, interpretò iscrizioni su monumenti e monete romane e fu persino nominato ispettore ad honorem di Antichità e Belle Arti.

Si specializzò in archeologia marittima, studiando i porti degli antichi Romani e scrivendo un libro, pubblicato nel 1914 e ormai raro, dal titolo “Note di archeologia marittima”, oltre a saggi e monografie su vari argomenti.

A Torre Annunziata si interessò, tra i vari lavori, del rifacimento della cappella funebre del conte Valentino Vecchi, del mulino De Rosa della famiglia Fienga, del restauro in stile pompeiano del portico di accesso alla villa del sindaco e parlamentare Pelagio Rossi.

Diventato vecchio, in seguito ad una caduta rimase bloccato a letto e morì a ottant’anni il 2 agosto 1947, nella sua abitazione al corso Umberto I, 199.

Le notizie su nascita e morte le ho ricavate dai relativi certificati rintracciati a Ventotene e Torre Annunziata. Il 6 aprile 1956 il nostro Comune gli intitolò la strada a suo nome, per le sue benemerenze.

La visita del sindaco di Ventotene Santomauro a Torre Annunziata

Il mio articolo fu letto su torresette.news da un giovane studente in giurisprudenza di Ventotene, Luigi Coraggio, che mi contattò e mi disse che sarebbe venuto a Torre Annunziata con due discendenti di Luigi Iacono, i nipoti Vincenzo Iommazzo e Raffaele Verde. Cosa che fecero circa tre mesi dopo, li incontrai e li portai in via Iacono, dove c’è la targa della strada intestata al nonno, e al cimitero sulla tomba di Luigi Iacono.

Ma non è finita qui. Un anno dopo la pubblicazione del mio articolo, a luglio del 2017, venne in visita a Torre Annunziata, invitato insieme a Luigi Coraggio, lo stesso sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro, accolto dal primo cittadino Vincenzo Ascione. Estasiato dalle bellezze della nostra città, Santomauro disse: ”Voi siete seduti su una miniera d’oro che può assicurare alla vostra città uno sviluppo turistico eccezionale”. E dopo la sua visita Santomauro invitò Ascione nella sua isola, per il 2 agosto, in occasione del settantesimo anniversario della morte di Luigi Iacono, per l’inaugurazione del museo archeologico dedicato al suo famoso concittadino, che anche Ventotene ha onorato intitolandogli una strada nel 1960.

Ascione accettò l’invito e si recò a Ventotene, partecipando all’inaugurazione. Santomauro propose all’ex sindaco anche un gemellaggio tra le due città. Ora il sindaco di Ventotene è Carmine Caputo, eletto il 13 giugno 2022. E chissà se il prossimo sindaco di Torre Annunziata non vorrà prendere contatto con lui per uno scambio di visite e per dar seguito al gemellaggio tra la nostra città e la bella isoletta di Ventotene.