A cura della Redazione

È in programma sabato 28 ottobre il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi al Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, giunto alla XIX edizione. A guidarlo sarà Monsignor Beniamino De Palma, Arcivescovo-Vescovo emerito della Diocesi di Nola, insieme a Rocco Palese, presidente nazionale Unitalsi, Cosimo Cilli, vicepresidente nazionale, e Federica Postiglione, presidente della sezione campana.

Il viaggio di fede dell’Unitalsi di quest’anno si inserisce negli eventi nell’Anno Giubilare Longhiano (1 ottobre 2022 – 31 ottobre 2023), indetto dal Santuario mariano per celebrare il 150° anniversario dell’arrivo di Bartolo Longo in questa Valle, trasformandola, poi, in una fiorente città, cresciuta intorno al Santuario della Vergine del Rosario e alle numerose Opere di Carità che egli stesso aveva fondato.

Il pellegrinaggio nazionale dell’Associazione nata nel 1903, coinvolgerà circa mille aderenti, alcuni provenienti dalle sezioni regionali limitrofe. «Sarà un pellegrinaggio particolarmente sentito dall’Unitalsi. Il Santuario di Pompei accoglierà la preghiera di tutta la comunità unitalsiana per invocare la pace in Medio Oriente - ha affermato il presidente Rocco Palese -. Un luogo che ci vede profondamente coinvolti con i nostri pellegrinaggi e che vede nostri fratelli e sorelle impegnati in prima fila a vivere nei luoghi in cui ha origine il Cristianesimo e impegnati in realtà socio-caritative come l’accoglienza di bambini disabili, abbandonati e ammalati, senza far mancare il proprio aiuto anche in condizioni di difficoltà come quella che stanno vivendo. Per tutto questo oggi da Pompei e in tutti i santuari della vita, le nostre case, preghiamo per il cessate il fuoco e preghiamo per la pace».

Ad accogliere i pellegrini sarà Monsignor Tommaso Caputo, Arcivescovo di Pompei. «Siamo felici di accogliere, nella città di Maria, la grande famiglia dell’Unitalsi - ha detto l'Alto Prelato -. Una famiglia dai mille volti, dalle mille provenienze ed esperienze diverse, ma tutte unite in un’unica fede, quella in Dio, alimentata dalla devozione a Maria. Quella dell’Unitalsi - conclude Mons. Caputo -, che unisce volontari, barellieri, dame, ammalati, fratelli che aiutano altri fratelli, è una esperienza che ravviva il cuore e regala forza».

MARIDA D'AMORA