A cura della Redazione

Piazza Falcone e Borsellino a Pompei è stata individuata dal commissario prefettizio del Comune, Donato Cafagna, come area d’emergenza in caso di sisma e/o eruzione vulcanica. Fungerà come zona di attesa se sarà messo in moto un piano di fuga (ancora tutto da definire).

La scelta del prefetto Cafagna si basa su uno studio tecnico del dirigente di settore e sulla proposta operativa del comandante della Polizia Municipale (e della Protezione civile).

Il sito individuato ha un regime provvisorio in attesa della configurazione di un piano di fuga. Un piano corrente di Protezione civile che è stato praticamente imposto dalla Regione Campania, pena la perdita dei finanziamenti previsti ed addirittura la possibilità di scioglimento della giunta amministrativa della città inadempiente.

Questo secondo rischio, notoriamente, a Pompei non esiste perché la politica ha mandato a casa l’esecutivo. Riguardo al piano di fuga in caso di eruzione del Vesuvio o/e eventi sismici sul territorio, quello vigente risale al 1992. Esso non è ritenuto più valido tanto è vero che il Comune di Pompei ha perso i previsti finanziamenti regionali che erano stati a suo tempo richiesti dal prefetto Aldo Aldi (subentrato allo scioglimento della giunta D’Alessio).

In poche parole il commissario prefettizio, all’epoca, doveva allegare alla richiesta un piano di fuga aggiornato. Ora Cafagna riproverà a sua volta a rientrare nella lista dei Comuni virtuosi. Vale a dire tra quelli che fruiscono di finanziamenti regionali per il potenziamento della Protezione civile comunale.

Nel frattempo il prefetto che amministra Pompei ha prescelto come punto di ritrovo (in caso di fuga) piazza Falcone e Borsellino, riservandosi di redigere un nuovo piano di Protezione civile che potrà essere a regime in un secondo momento e definito in collaborazione col comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

Nella relazione tecnica allegata alla delibera di Cafagna, è stato argomentato e specificato che l’area di piazza Falcone e Borsellino è stata scelta come zona d’attesa del piano d’allontanamento perché è vasta 2.350 metri quadrati ed adibita alla sosta di bus turistici.

Dista 870 metri dal casello autostradale Napoli-Salerno (raggiungibile percorrendo viale Unità d’Italia) e 400 metri dalla stazione della Ferrovia dello Stato. Nelle sue immediate vicinanze è dotata di uno spazio che potrà all’occasione servire da sosta per mezzi di servizio (Croce Rossa, forze dell’ordine, campo d’attesa e ristorazione, servizi igienici). 

twitter: @MarioCardone2  

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