A cura della Redazione

Come già anticipato nelle settimane scorse sul nostro sito www.torresette.it (leggi qui) il mare di Torre Annunziata è sempre più balneabile. Lo confermano i dati Arpac e la Regione Campania.

L'Ente ha infatti inviato una cosiddetta pre-notifica al sindaco Giosuè Starita, datata 10 marzo e protocollata al Comune il 17 marzo scorso, con la quale «si invita a firmare il provvedimento di revoca del divieto di balneazione conseguente alla classificazione espressa con Delibera di Giunta Regionale n. 863 del 29.12.2015 per le acque di balneazione di Villa Tiberiade e spiaggia molo di Ponente risultate rispettivamente di qualità “buona” e “sufficiente” e pertanto balneabili ad inizio stagione balneare 2016».

In pratica, la Regione ha sin da adesso accertato la qualità delle acque antistanti il litorale oplontino. Estendendo, di fatto, la balneabilità anche al tratto di mare prospiciente Capo Oncino e l’ex Lido Santa Lucia. Come ogni anno ci teniamo a ricordare che l’analisi effettuata dall’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) riguarda due parametri batteriologici: escherichia coli ed enterococchi intestinali, che sono visti come indicatori di contaminazione fecale.

Nel 2015, invece, i dati furono positivi solo per lo specchio dinanzi agli stabilimenti balneari, con esclusione del Lido Mappatella e dell’ex Santa Lucia.

Un traguardo raggiunto già con largo anticipo rispetto agli anni scorsi, quando la balneabilità, nel 2015, fu confermata a maggio.

Elemento decisivo è stata la chiusura degli scarichi fognari lungo tutto il litorale torrese (ne restano attivi ancora un paio in zona Rovigliano, dove nel contempo si sta provvedendo a realizzare il sistema fognario). Il pericolo maggiore, però, proviene sempre dal fiume Sarno che, nonostante i milioni di euro spesi per un suo parziale disinquinamento, rappresenta la fonte principale di contaminazione dell’eco-sistema marino e di sversamenti in mare di rifiuti di ogni genere, specie in particolari periodi dell’anno quando entrano in funzione le industrie conserviere.

Negli anni addietro, per evitare che le acque antistanti i litorali costieri del territorio fossero invase dai rifiuti, l’allora Provincia di Napoli (attuale Città Metropolitana) provvedeva a far installare alla foce del fiume una barriera volta a trattenerli e a scongiurare, così, un loro dirottamento in mare. Lo scorso anno, tale soluzione non fu adottata e il nostro mare tornò ad essere sporco, seppure balneabile. 

Sarebbe opportuno, pertanto, che il comune di Torre Annunziata si facesse portatore di questa istanza visto che a subirne le conseguenze peggiori è propio il litorale oplontino.

Nel frattempo, l'ARPAC ha già calendarizzato i prossimi prelievi: il 26 aprile, il 23 maggio, il 20 giugno, il 18 luglio, il 16 agosto ed il 12 settembre. Le analisi serviranno a monitorare il costante (si spera) miglioramento della qualità del mare torrese.

La notizia sulla balneabilità delle nostre acque ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai gestori degli stabilimenti della litoranea Marconi.

«Riavere la balneabilità con un congrupo anticipo - afferma Alfredo Vitagliano, gestore del Lido Azzurro - è motivo di orgoglio per tutta la città. Un grazie mi sento di dirlo all’Amministrazione comunale e alla Capitaneria di Porto, che, in ragione delle loro rispettive competenze, hanno contribuito a questo risultato. Torre Annunziata deve sempre più puntare sullo sviluppo turistico - prosegue Vitagliano -, l’unico settore in grado di garantire posti di lavoro duraturi e benessere, economico e sociale, per la collettività  Abbiamo tutte le potenzialità - conclude - per diventare attrattori di turisti non solo in estate ma durante tutto il periodo dell’anno».

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