A cura della Redazione

Ribaltone sulla panchina del Savoia: fuori Franco Fabiano, dentro Michele Cimmino. Eredità pesante quella raccolta dal mister ex Sant’Antonio Abate, che va ad allenare una squadra ai vertici della classifica ma molto criticata negli ultimi tempi, a motivo del gioco non eccezionale - a detta degli stessi dirigenti del club di Torre Annunziata - mostrato sul campo. Oggi pomeriggio si è tenuta nella sala “Leonardo Sfera” del Giraud la presentazione del nuovo allenatore, preceduta da alcune dichiarazioni del diggì Felicio Ferraro e del diesse Vincenzo Ferrieri.

«L’esonero di Fabiano è stata una scelta del presidente Altea - esordisce Ferrieri -. A noi dello staff dirigenziale dispiace. Chi non ha il piacere di conoscere Cimmino può fare una valutazione sbagliata, ha vinto una Coppa Italia, è un elemento di livello. Abbiamo avuto precisi ordini dal presidente, dobbiamo andare avanti e fare meglio di quanto fatto da Fabiano, siamo il Savoia. L’obiettivo? Vincere il campionato».

«Conosco Cimmino da una vita - afferma Ferraro -. Ci sono state tante polemiche negli ultimi giorni, d'ora in avanti conteranno i fatti. I tifosi non mi possono vedere perché parlo in faccia, i contestatori devono restare a casa e non destabilizzare l’ambiente. Dobbiamo tutti insieme aiutare Cimmino che, per me, è il migliore che potessimo scegliere. La proprietà non era contenta del gioco espresso dalla squadra. Sono convinto che siamo un team forte, dovevamo avere quattro punti in più dell’Afragolese ed invece siamo due dietro. Ho sentito Fabiano., faccio i migliori auguri a lui e al suo staff».

E’ poi il momento del nuovo tecnico dei bianchi, Michele Cimmino. «Ringrazio in primis il patron Altea, Antonio Lega, il direttore Ferraro, Antonio Immobile e il diesse Ferrieri. E' un onore ed un piacere sedere sulla panchina del Savoia. Vi garantisco che non avete preso l’ultimo della classe. Il mio curriculum? Nel mio piccolo qualcosina l’ho vinta, come la Coppa Italia a Sant’Antonio Abate, come se in A il Cagliari vincesse la Coppa Italia. Alla squadra voglio trasmettere quel carisma che porta poi ad un risultato positivo finale. Il Savoia è un’ottima squadra, possiamo combattere, è un campionato molto competitivo».

Cimmino non è nuovo al Giraud, era presente in tribuna durante il match casalingo contro il Casalnuovo, e così si esprime riguardo la sua nuova squadra: «Un Savoia che pareggia è un Savoia che deve migliorare. Ero al Giraud contro il Casalnuovo, siamo andati in vantaggio due volte e due volte ci siamo fatti raggiungere. Credo che questo team abbia bisogno di essere educato mentalmente. Educare può essere una parola pesante, non ci sarebbe bisogno di aiutare i giocatori più di esperienza ma, in mancanza di risultati, è necessario».

Il concetto di "gruppo", tanto caro a Franco Fabiano, è una delle domande poste al coach ex Sant’Antonio Abate. «Quando parlerò alla squadra dirò loro che siamo un importante collettivo. Non è un problema l’attaccamento mostrato nei confronti del vecchio mister, si sono dimostrati uomini. Io sono stato esonerato a Somma Vesuviana dopo quattro anni alla penultima di campionato, ma ho avuto i complimenti dei ragazzi, alla fine ci salvammo. In che modo porterò la squadra dalla mia parte? Parlerò con loro e li farò sentire uomini prima, poi calciatori. Così come sono stati leali a Fabiano dovranno esserlo anche con me, altrimenti possono anche prendere il borsone ed andarsene. Il mercato? Abbiamo bisogno di un under a metà campo e di un’alternativa ad Esposito in attacco».

L’esaltazione dell’estetica di gioco ha portato, dunque, al cambio in panchina. Può esistere un Savoia bello ma anche vincente?

«Il Savoia deve vincere, non partecipare - risponde Cimmino -. Io sono convinto che una squadra vincente, se gioca male, prima o poi perderà. Io voglio sia giocare bene che vincere. Può succedere una volta che guadagni tre punti giocando male, due, ma non sempre. Il modulo? Il mio sistema di gioco è il 4-4-1-1 e gli elementi a mia disposizione sono funzionali a questo schema, ma non smantellerò subito quanto creato dal mio predecessore, si potranno trovare diverse soluzioni di gioco a stagione in corso».

Cosa dire invece ad una piazza ferita e preoccupata? «Ai tifosi prometto un Savoia che suderà sempre la maglia, quest’anno dobbiamo vincere».

(Nella foto, da sinistra: Ferrieri, Cimmino e Ferraro)

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