A cura della Redazione

Una partita combattuta con entusiasmo in campo, e vissuta con molto calore dai tifosi.

Nel giorno della presentazione del nuovo Savoia anche una semplice amichevole, giocata contro il Pomigliano, diventa uno spettacolo a base di classe e giocate individuali. Pomigliano, squadra che attualmente milita in serie D, proprio la categoria che il Savoia del duo Arpaia&Todisco vuole raggiungere.

Un assaggio di un possibile futuro, quando e se sarà. Primo tempo quasi soporifero, con pochi brividi per entrambe le squadre, che combattono alla pari alla ricerca del vantaggio. Ma nel secondo tempo cambia tutto: minuto numero 52, punizione al limite dell’area per il Pomigliano, preciso tocco sotto di Mignogna che scavalca la barriera e beffa il portiere oplontino per il vantaggio della squadra ospite.

I bianchi si lanciano in avanti alla ricerca del pareggio, ma vegono beffati nuovamente dal Pomigliano all’ora di gioco: contropiede tre contro due, passaggio in area per l'accorrente Prisco che dribbla il portiere ed insacca il pallone alle sue spalle: 0-2 Pomigliano e partita apparentemente finita.

Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, e Tommaso Manzo pone la sua impronta sul match: minuto 68, lancio lungo da centrocampo in direzione del numero 10 oplontino che viene pescato in posizione regolare e pallonetto al portiere ospite per la rete dell’1-2 che fa impazzire di gioia il Giraud.

Gli uomini di Grimaldi volano sulle ali dell’entusiasmo e dopo due giri di lancette trovano il pareggio: Manzo si accentra e lascia partire un diagonale preciso in direzione dell’inserimento di Gallinaro che insacca alle spalle del portiere avversario. Esplode lo stadio, il Savoia crede nella vittoria. Vittoria che può concretizzarsi nei minuti finali, quando un colpo di testa di Manzo viene deviato provvidenzialmente dall’estremo difensore del Pomigliano. Triplice fischio, e sono solo applausi per questo Savoia, che ora può essere ufficialmente presentato alla città.

Evento semplice, nulla di trascendentale, ma conta il significato e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Sfilano sul palco le tre nuove maglie, la prima bianca, la seconda nera e quella rosa, per l’estremo difensore. L’allenatore, i giocatori e tutto lo staff tecnico sfilano sotto la tribuna dove raccolgono l’applauso e l’affetto dei tifosi che, in tutta risposta, intonano il loro primo “bianchi alè”.

A parlare sono poi i protagonisti più importanti. Dopo gli auguri per una buona stagione da parte di mister Grimaldi, è stato il turno di Tommaso Manzo, applauditissimo al momento della sostituzione, Antonio Guarro e Luca Balzano, che hanno affermato la volontà di voler riportare il Savoia in categoria superiori. Molto importante è stato l’appello del direttore generale Felicio Ferraro, rivolto al cuore della tifoseria torrese: “E’ facile incitare e stare vicini a questa squadra nei momenti positivi, e ci tengo a fare un appello: fate sentire la vostra vicinanza ai ragazzi soprattutto nei momenti negativi, perché avremo bisogno del vostro aiuto”.

L’evento è anche un’occasione per ricordare i tifosi che hanno onorato la maglia bianca e che resteranno sempre nel cuore dei sostenitori torresi, come Alfonso Di Nocera ed Alessandro Papini, onorati con una targa consegnata alle loro famiglie. Tra gli ospiti anche Biagio Zurlo, allenatore di boxe e mentore, insieme almpadre Lucio, della giovane campionessa Irma Testa, nella speranza che lo sport torrese, grazie a questi vari interpreti, possa ottenere risultati notevoli. Il Savoia si presenta alla città, con semplicità. C’è ottimismo e il morale della truppa è alle stelle, presupposti che possono solo giovare alla piazza.