A cura della Redazione
All´indomani dell´annuncio dell´A.C. Savoia dell´imminente consegna al Tribunale dei libri contabili della società (il prossimo 5 maggio), al fine di chiedere istanza di fallimento, emergono i "numeri" di una gestione a dir poco scellerata, che sconta l´impossibilità di poter far fronte agli accordi economici assunti con calciatori e staff tecnico. Spulciando il piano di riparto della fidejussione di 600 mila euro presentata in sede di iscrizione al campionato di Lega Pro (e che, una volta escussa, servirebbe a saldare le spettanze, anche se parzialmente), si capisce il perché si sia giunti a questo punto. La società, in pratica, ha assunto impegni che non era in grado di onorare, proponendo ai suoi tesserati un accordo per la corresponsione degli stipendi sulla base di decurtazioni che, in alcuni casi, superano il di gran lunga il 50 per cento. Proposta rispedita immediatamente al mittente. Facciamo alcuni esempi, in particolare quelli relativi ai calciatori che hanno il contratto più oneroso (gli stipendi si intendono lordi). Giacomo Cipriani è il più pagato della rosa (e con appena 14 presenze prima dell´infortunio). Dovrebbe percepire un compenso pari a 126.500,00 euro più 54.500,00 euro come premi (in totale fanno 181.000,00 euro). Fino ad ora, ha ricevuto solo 8.677,00 euro, con la società che gli ha proposto una "transazione" di poco più di 68 mila euro a fronte degli oltre 172 mila euro ancora da saldare. Stesso discorso vale per il capitano Francesco Scarpa a cui, da contratto, spetterebbero 138.000,00 euro (120 mila di stipendio più 18 mila di bonus). Fino ad ora ha ottenuto 17.560,00 euro a fronte di 120.440,00 euro, con una proposta del club di "chiudere le pretese" con poco più di 47 mila euro. Ci sono poi i casi di calciatori che non hanno ricevuto nemmeno un euro da quando sono al Savoia: Boilini, Ferrante, Falcone, Leonetti, Mercadante, Partipilo, Pizzutelli, Riccio, Saric, Volturo e Vosnakidis. In totale, il monte ingaggi della squadra è di 1 milione e 249 mila euro, ai quali si aggiungono i premi per quattro calciatori (Cipriani, Riccio, Scarpa e Verruschi). La società ha versato solo 177 mila e 500 euro in totale, con un debito di 1 milione e 150 mila euro. La proposta di accordo prevedeva il versamento di ulteriori (e soli) 453.987,31 euro. Discorso a parte merita lo staff tecnico. Il Savoia ha ancora sul libro paga tre allenatori (Bucaro e Ugolotti, esonerati, ed i rispettivi collaboratori) e l´attuale tecnico Papagni (con il suo staff). Il più pagato è Ugolotti a cui spettano, per i suoi tre mesi di permanenza a Torre Annunziata, poco più di 108 mila euro (neanche un euro gli è stato corrisposto). La società ha proposto una "transazione" di 42.806,00 euro. Bucaro, invece, vanta circa 75 mila euro (9.469,00 euro già corrisposti), con una proposta transattiva di 29.448,28 euro. Infine, Papagni, che ha sottoscritto un contratto per sei mesi di 24.100,00 euro. Non ha ricevuto ancora un soldo. La proposta della società è di 9.522,26 euro. Per quanto riguarda i dirigenti, invece, Antonio Obbedio e Gaetano Sellitti vantano ancora crediti per poco più di 19 mila euro. Cifre che, emblematicamente, sono la sintesi di un vecchio adagio: «Il passo più lungo della gamba!».