A cura della Redazione
Seconda sconfitta consecutiva per il Savoia, che cede 2-3 contro il Benevento, alla prima degli oplontini al Giraud. Per metà gara gli uomini di Bucaro hanno accarezzato il colpaccio, ma in un minuto hanno vanificato tutto. Bucaro ridisegna il suo Savoia con un 3-5-2: debutto fin dall´inizio di Salvatore Gallo, difesa composta da Sabatino, Checcucci e Di Nunzio ed il tandem Scarpa-Di Piazza in attacco. I giallorossi si presentano con un 4-4-2 che, in fase offensiva, si trasforma in un 4-2-4, con un superlavoro da parte degli esterni Melara e Alfageme. Al terzo minuto squillo del Benevento che calcia in porta col Melara. Il tiro viene prima parato da Santurro e poi respinto dalla difesa di casa. Il Savoia traballa e, al sesto minuto, subisce il gol dello svantaggio: Melara si inserisce in area e dribbla secco Gallo che lo stende. Calcio di rigore, dal dischetto si presenta Eusepi, palla da una parte, portiere dall´altra: vantaggio Benevento. Ma il Savoia preme sull´acceleratore e riesce a trovare il pareggio: 18´, calcio d´angolo, palla in mezzo per la rovesciata di Scarpa, miracolo di Piscitelli, sulla respinta arriva Sanseverino, rete! Si è vista subito la reazione dei bianchi, che sentono l´importanza della partita e hanno tutta l´intenzione di regalarsi una vittoria importante. Minuto 25, occasione Benevento con Pezzi che prova dai venti metri ma Santurro devia in angolo. Alla mezz´ora grande occasione per il Savoia con un calcio di punizione. Il tiro di capitan Scarpa mette in seria difficoltà il portiere avversario che ricorre alla deviazione in angolo. E´ un Benevento intimorito dalle fiammate del Savoia, caricato a mille dalla rete del pareggio. Al minuto 38 si concretizza la rimonta dei bianchi: si invola Scarpa sulla destra, mette al centro per la testa di Di Piazza, sulla respinta del portiere si fionda come un treno Cremaschi, esplode lo stadio! I giallorossi perdono la testa e spesso ricorrono ad un gioco duro e maschio per frenare le azioni degli uomini di Bucaro. Due minuti di recupero, all´ultimo brivido per il Savoia: Di Nunzio cicca un pallone, Eusepi di istinto si gira e va alla conclusione non molto distante dal palo sinistro. E´ un Savoia che deve tenere duro per portare a casa un risultato importante per la classifica e la piazza. Nel secondo tempo il Benevento si porta in avanti coraggiosamente alla ricerca del pareggio e i padroni di casa vanno in difficoltà. Il Savoia effettua il primo cambio con D´Apollonia che sostituisce Di Piazza. I giallorossi iniziano a macinare gioco e al 60´ trovano il pareggio: cross teso al centro di Melara, Checcucci anticipa Eusepi, autogol e 2-2. Neanche un giro di lancette e Alfageme fa partire un cross dalla sinistra, Marotta anticipa tutti di testa e insacca il 2-3. Black-out totale per il Savoia, che si trova nuovamente in svantaggio. I padroni di casa ora appaiono lenti, macchinosi e demotivati. I bianchi attuano anche altri due cambi con Corsetti per Sanseverino e Verruschi che sostituisce Cremaschi. Il Benevento controlla la partita in scioltezza, con il ritmo di gara che si è notevolmente abbassato. Brivido per i sanniti all´81´: ennesimo calcio di punizione per il Savoia, al tiro va Scarpa, traversa! Dopo quattro minuti di recupero la partita non regala più emozioni. Triplice fischio, un punto in tre partite. Pura follia per gli uomini di Bucaro che hanno bruciato in un minuto i sogni di una partita che avevano indirizzato sui binari giusti. Il pubblico (circa quattromila persone sugli spalti, con ottocento supporters giunti da Benevento) inizia a fischiare una squadra che in questa partita ha mostrato le due facce della medaglia: un Savoia arrembante ma anche una compagine approssimativa, che ha avuto troppi cali di concentrazione. Violato dopo un anno anche il Giraud, considerato la roccaforte di questa squadra. E il nuovo Savoia torna negli spogliatoi, mentre i fischi coprono il rumore dei passi. Eppure Maglione lo disse, l´inizio non sarebbe stato semplice. Ma fino a questo punto? ANTONIO DE ROSA FOTO ANTONIO CAROTENUTO LE FORMAZIONI SAVOIA: Santurro, Checchucci, Di Nunzio, Rinaldi; Cremaschi (dal 28´ s.t. Verruschi), Sanseverino (dal 24´ s.t. Corsetti), Malaccari, Gallo, Sabatino, Di Piazza (dal 13´ s.t. D´Appolonia), Scarpa. A disp. Gragnaniello, Laezza, Verruschi, Sevieri, Giordani, D´Appolonia, Corsetti. Allenatore: Bucaro BENEVENTO: Piscitelli, Cejak, Lucioni, Scognamiglio, Pezzi, Melara, Vitiello (dal 28´ s.t. De Falco), Doninelli, Alfageme, Marotta (dal 24´ s.t. Campagnacci), Eusepi (dal 43´ s.t. Agyel). A disp. Pane, Padella, Bassini, Agyei, De Falco, Campagnacci, Montini. Allenatore: Brini Arbitro: Di Martino di Teramo Assistenti: Stefano e Andrea Cordeschi di Isernia SALA STAMPA Giovanni Bucaro spende subito il credito in attenuanti in suo possesso per spiegare la sconfitta: «E’ stata una partita particolare e perderla è un po’ troppo. Avevamo il match in mano quando abbiamo subito due gol in due minuti. La sconfitta per me è immeritata. Il Benevento con una sola azione ha segnato tre reti». Quindi l’allenatore del Savoia ritiene che sulla deblacle interna abbiano influito il generoso calcio di rigore (secondo i torresi) che ha sbloccato la gara in favore del Benevento dopo appena sei minuti di gioco e la scellerata autorete di Checcucci. Troppo riduttivo analizzare il derby di oggi segnalando solo gli episodi sfavorevoli. Bucaro, però, riesce a correggere la sua opinione ed ammette: «Alla nostra squadra manca esperienza e personalità ossia l’uomo che possa prendere per mano i compagni per gestire i momenti più critici della partita». Il tecnico del Benevento Fabio Brini non ha dubbi sui due volti mostrati dai sanniti al Giraud: «Nel primo tempo abbiamo peccato di presunzione senza riuscire a gestire l’immediato vantaggio. Nell’intervallo ho fatto capire ai ragazzi che non era possibile quello che era accaduto fino ad allora. Nella ripresa ho visto in campo una squadra con uno spirito diverso, molto più determinata. Siamo riusciti a ribaltare il risultato, ma sotto l’aspetto del carattere abbiamo ancora molto da lavorare. Il fattore mentale è importante perché gli avversari non stanno a guardare e partite come quella di oggi poi diventa difficile recuperarle». A fine gara un gruppo di tifosi, riunitosi nel piazzale antistante lo stadio, ha vivacemente contestato il direttore generale e l’allenatore del Savoia. Sia Francesco Maglione che Giovanni Bucaro hanno lasciato il Giraud a bordo del pullman con il resto della squadra. Prossime ore decisive per il tecnico che da martedì potrebbe lasciare la formazione di Torre Annunziata.