A cura della Redazione
Vittoria di sofferenza, di cuore, di gruppo. A otto minuti dalla fine un mischione in area ha favorito l´inserimento di Terracciano che non perdona. Savoia 1, Agropoli 0 e tre punti conquistati dalla formazione di Feola. Nei primi minuti si fa vedere più l´Agropoli, grazie ad un possesso palla convincente dei giocatori cilentani che li porta spesso in area di rigore. Al 4´ occasionissima per il Savoia: Longo servito da Viglietti solo davanti al portiere alza di poco a lato. Non si registrano molte occasioni, la partita è abbastanza equilibrata. Dal decimo minuto si vede il solito Savoia che attacca, con l´Agropoli che subisce l´assalto degli oplontini. Al 20´ occasione anche per i "delfini" con un tiro al volo di D´Avanzo. Maiellaro però non si fa trovare impreparato. Gli ospiti giocano con una difesa molto alta che consente loro di attuare la trappola del fuorigioco ai danni di un Savoia che sfrutta molto i tagli e gli inserimenti sugli esterni. Al 35´ l´Agropoli si fa pericoloso con una conclusione di Sosero deviata in angolo dall´estremo difensore del Savoia. Due minuti dopo lancio di Esposito per Tiscione, servito di testa Meloni che davanti al portiere non riesce ad insaccare. Occasioni da entrambi i lati, match molto divertente. Al 39´ è ancora Meloni con una legnata ad impegnare il portiere Carezza. Finisce il primo tempo. Il Savoia può sicuramente fare qualcosa di più contro un Agropoli ben messo in campo. La seconda frazione si apre con un´occasione per il Savoia: Tiscione serve in area De Liguori che col destro la spara fuori. Due minuti dopo arriva un´ammonizione per Tiscione per proteste. Vera e propria partita a scacchi tra le due squadre, con gli ospiti che non rinunciano a giocare. Al minuto 57 calcio di punizione per l´Agropoli: palla calciata da Platone, schema di Tarallo per un isolatissimo Guarro che colpisce di testa a botta sicura. Miracolo di Maiellaro, che devia la palla fuori. Un minuto dopo Del Sorbo sostituisce un Meloni stanco. Al 62´ secondo cambio per il Savoia, con Bizzarro che sostituisce Longo. In questi minuti si vede un Savoia frenetico e troppo sfilacciato. C´è la fretta di andare a segnare, ma questa frenesia favorisce le ripartenze degli avversari. Al 70´ Bizzarro perde una palla pericolosa a centrocampo, contropiede degli ospiti con tiro angolatissimo di D´Avanzo, ma "San" Maiellaro c´è ancora a deviare in angolo. Al 75´ gol del vantaggio dell´Agropoli con colpo di testa di Scognamiglio. Fermi tutti, fallo in attacco su Stendardo e l´arbitro annulla la rete. La compagine ospite si sta rendendo pericolosissima, il Savoia soffre, serve una reazione e rimane un ultimo cambio a disposizione, bisogna sfruttarlo bene. A dieci minuti dal termine esce Viglietti ed entra Mocerino. Minuto 82: calcio d´angolo per il Savoia, Bizzarro dalla bandierina colpisce il palo e dalla mischia susseguente sbuca Terracciano che mette tutti d´accordo e insacca con il ginocchio. Stadio in visibilio, Savoia in vantaggio! Mancano otto minuti, otto minuti di sofferenza, un gol pesante, che può dire campionato chiuso, archiviato, grazie anche alla tripletta di De Rosa, non il sottoscritto, ai danni dell´Akragas che crolla clamorosamente in casa contro la Cavese. Quattro minuti di recupero, l´ansia sale. E l´arbitro fischia la fine! Onore all´Agropoli che ha giocato a viso aperto, cercando chiaramente i tre punti. Ma se il Savoia non ha mai perso punti in casa qualcosa vorrà dire. Grazie alla sconfitta dell´Akragas, ora i punti di distanza tra le due squadre sono nove. Continuare a giocare così e cercare di aumentare sempre più il divario. E adesso si va a Cava, per fare risultato. Grande vittoria per il Savoia dei record. ANTONIO DE ROSA SALA STAMPA Il post gara inizia con il consueto “bianchi alè” sotto la curva. Ma la gara di Agrigento, in ritardo su quella di Torre Annunziata, non è ancora finita. Il pubblico, in una sorta di trance, non abbandona gli spalti. Quattro, cinque minuti di apnea contemplativa e poi il boato assordante di felicità: la Cavese, ebbene sì ancora una formazione campana, è riuscita nell’impresa di vincere all’Esseneto. Vincenzo Feola, sollecitato subito sull’ennesima prestazione sontuosa del portiere Maiellaro, precisa: «Questa di oggi è la vittoria di tutta squadra, non di un singolo. I ragazzi hanno lottato, si sono sacrificati, hanno sofferto contro una grande formazione come l’Agropoli che poteva tranquillamente contendere a noi e all’Akragas il campionato». Il Savoia oggi ha sofferto oltremodo un avversario che per lunghi tratti ha impedito alla capolista di esprimersi con l’autorità che tutti si attendono, ma che in alcuni tratti di una stagione così tirata è difficile confermare tutte le domeniche sul campo. «Risultato giusto? No, penso che potevamo anche perderlo questo incontro – aggiunge Feola – o pareggiarlo. Vorrei ricordare, però, che dal 22 luglio scorso questi giocatori hanno una pressione, una tensione e una responsabilità addosso che bruciano energie nervose logoranti anche sotto il profilo atletico. Per questo motivo devo solo ringraziare i miei ragazzi che sono riusciti ad ottenere tre punti anche in una giornata non particolarmente brillante, con il piglio delle grandi squadre». Il tecnico conclude con una battuta sull’avversario: «Complimenti all’Agropoli. E’ la migliore squadra che ha giocato al Giraud quest’anno». Egidio Pirozzi, l’allenatore dell’Agropoli, ringrazia il collega, ma avrebbe preferito raccogliere punti per la classifica anziché consensi verbali. «Sono orgoglioso di questa squadra e di come si è espressa in casa della capolista. Il gol annullato? Ho detto all’arbitro che, quando ci incontreremo la prossima volta, magari mi spiegherà con più calma perché non l’ha convalidato. Il fallo in area, se c’è stato, era a nostro favore». Il match winner Mario Terracciano spiega il gol: «Ho colpito la palla con il ginocchio dopo che era rimbalzata sul palo dal calcio d’angolo. Eravamo preparati a questo tipo di gara perché sapevamo della forza dell’Agropoli che ha giocato con la tranquillità di chi non ha l’assillo del risultato a tutti i costi. Consentitemi di dedicare la rete a mia moglie Luisa che sta attraversando un momento particolare». Arriva Nino Guarro, torrese purosangue ed ex di lusso: «E’ stata una bella gara dal risultato, però, bugiardo. Il Savoia è stato fortunato. Non è vero che l’Agropoli gioca così perché spensierato. Sono già quattro-cinque settimane che ci esprimiamo su questi livelli». L’eroe di Agrigento oggi ha concesso il bis. Ecco Gigi Maiellaro: «La parata più difficile? Quella sul tiro di D’Avanzo». E per il voto il pagella al piccolo, grande portiere del Savoia qualcuno in sala stampa propone: undici!