A cura della Redazione
Il “duello” a distanza tra Akragas e Savoia non si gioca solo in campo. Nel corso della conferenza stampa tenutasi al Giraud questa sera, i vertici del club torrese hanno annunciato l’inoltro di un esposto alla Procura Federale per illecito sportivo nei confronti dell’Akragas, per l’alterazione del risultato delle partite Akragas-Pomigliano, Ragusa-Akragas e Akragas-Savoia in seguito alle ammonizioni “avallate” dalla società (come risulta da un video presente tuttora su Youtube in cui il presidente siciliano Alessi reputa la cosa “normale”), dei giocatori Astarita, Saraniti, Pellegrino e Valente nel corso della partita con il Pomigliano. Patrocinato dal “mago” avvocato Eduardo Chiacchio, il ricorso promette scintille e... polemiche. Vedremo. Altra novità, è rappresentata dall’ingresso in società di un pezzo da novanta del calcio di LegaPro, Francesco Maglione, che andrà a completare il mosaico dirigenziale sedendo sulla poltrona di Direttore Generale. Vecchia conoscenza della tifoseria torrese, l’avvocato lega la sua presenza a Piazzale Gargiulo ad uno dei momenti più esaltanti dell’intera storia del Savoia: la promozione dei bianchi in serie B nella stagione 1998/99. Tra l’altro, addirittura in qualità di presidente del sodalizio dopo le dimissioni di Mario Moxedano. Ma oltre al Savoia, il neo diggì annovera nel suo curriculum altre piazze prestigiose come Benevento, Nocera, Ancona, Avellino, Taranto e un’esperienza in serie A col Bologna in qualità di team manager nel 2009/10. Insomma, prove tecniche di LegaPro. «Quando lasciai Bologna nel 2010 avevo promesso a me stesso che non mi sarei più interessato di calcio. La delusione di quell’ultima esperienza mi aveva profondamente segnato. Ma la serietà, la credibilità e l’affidabilità del progetto dell’attuale proprietà del Savoia – ha dichiarato il nuovo direttore generale dei bianchi – mi ha fatto ricredere». Ovviamente anche la città, la tifoseria e quell’esaltante stagione culminata con la promozione in B hanno recitato un ruolo fondamentale nella scelta. «Non è un mistero che questo vessillo e tutto l’ambiente mi siano rimasti nel cuore. Oggi ritorno a Torre Annunziata con un ruolo ben preciso: gestire lo status quo del presente campionato - aggiunge Maglione - e programmare il futuro con una scadenza più lontana nel tempo». L’amministratore delegato Quirico Manca spiega il motivo che ha indotto la società a coprire il posto vacante di direttore generale: «La necessità nasce dall’esigenza di colmare quel gap che inevitabilmente i nostri impegni professionali creano nei confronti del progetto sportivo Savoia. Da oggi in poi ci sentiremo molto tutelati, in questo versante, perché un uomo di nostra fiducia come l’avvocato Maglione sarà impegnato a gestire a tempo pieno con la sua riconosciuta esperienza questa parte importante dell’attuale stagione agonistica, ma anche e soprattutto nella pianificazione di quelle successive». Manca ha posto l’accento anche sull’opportunità di aprire un varco nella compagine sociale. «Stiamo già lavorando per favorire nuovi ingressi tra i soci. E’ una determinazione che viene fatta a distanza di qualche mese dalla partenza del progetto. Questo lasso di tempo ci è servito per capire le potenzialità di una piazza come Torre Annunziata che è primatista per amore, attaccamento dei tifosi alla casacca bianca, ma che non ha ancora risposto come pensavamo sotto l’aspetto imprenditoriale».