A cura della Redazione
La vita del maestro Lucio Zurlo in tv. Venerdì 6 dicembre, alle ore 22,35, andrà in onda su La7 la puntata di "Guerrieri - Storie di chi non si arrende", condotta da Saturnino. Il programma, che si basa su una campagna pubblicitaria promossa dall´ENEL, racconta l´Italia e gli italiani attraverso storie di uomini e donne che non cedono davanti alle difficoltà: storie esemplari di guerrieri alle prese con le battaglie offerte dalla vita, affrontate con impegno e tenacia, per realizzare il proprio sogno. "Guerrieri" vuole raccontare le storie di tutti coloro che hanno deciso di «volercela fare» e che dedicano la loro vita al fianco di chi vuole farcela Per dare la maggiore autenticità possibile al programma, raccontando le vere storie degli italiani che fronteggiano le difficoltà reagendo, alcuni guerrieri sono stati scelti a partire dalle testimonianze caricate dagli utenti su una pagina online dedicata, altri invece da ricerche compiute dalla redazione di La7, proprio come è successo al Maestro Lucio Zurlo che con la sua palestra, la Boxe Vesuviana, da mezzo secolo di vita è un punto di riferimento per tanti giovani del territorio e non solo. Sarà sicuramente interessante sentire i racconti del Maestro Lucio ed anche del figlio Biagio, considerato il suo successore in questa difficile missione e soprattutto vedere come ha vissuto il conduttore Saturnino e la troupe l’esperienza torrese insieme a tutti i ragazzi, per finire ad una festa a sorpresa in palestra con l’intervento del sindaco Giosuè Starita. Sul sito dell’ENEL/Guerrieri storie di chi non si arrende la puntata di venerdì 6 dicembre è pubblicizzata in questo modo: Lucio Zurlo è conosciuto a Torre Annunziata come «Il Maestro». Da cinquanta anni insegna boxe nella «Provolera», uno dei quartieri più difficili della sua città. La sua palestra, la Boxe Vesuviana, ha prodotto tanti campioni e, soprattutto, ha contribuito a dare una nuova prospettiva di vita a tanti ragazzi che spesso, come unica soluzione per tirare avanti si trovano costretti a percorrere le vie del crimine. Lucio, come ama spesso ripetere, cerca di formare «prima uomini e poi campioni». La carriera di un pugile è contraddistinta da privazioni , sacrifici e scarsi guadagni. Il Maestro inculca nei suoi ragazzi proprio questa filosofia del sacrificio e offre loro un sistema di regole che li guiderà nella boxe e si spera soprattutto nella vita.