A cura della Redazione
Dopo il passo falso sul campo del Noto, il Savoia ritorna alla vittoria per 2-0 al Giraud contro la Vibonese. I ragazzi di mister Feola hanno presentato il solito gioco convincente, assecondato da uno Scarpa e da un Tiscione in particolare forma. Turnover per Carotenuto e Petricciuolo, al loro posto in campo dal primo minuto Esposito e Criscuolo. “Debutto” per la terza maglia del Savoia, azzurra e gialla, con la croce bianca sul lato sinistro. Dopo un inizio arrembante da parte della Vibonese, il Savoia va vicino al gol al quarto minuto: Scarpa fa correre Viglietti che serve un assist interessante allo smarcato Tiscione. La conclusione viene respinta dal portiere ospite Mengoni. All’8´ punizione al limite per gli ospiti con ammonizione di Stendardo per fallo su Cosentino: la conclusione di Marasco, però, viene respinta dalla barriera. La Vibonese non sta a guardare, e il Savoia aspetta forse troppo l’avversario. Al 15´ si sblocca la partita: Scarpa intercetta un ottimo pallone, se ne va sulla fascia e crossa per Giuseppe Meloni che insacca: Savoia in vantaggio. Due minuti dopo finisce la partita di De Liguori per infortunio, al suo posto subentra Ruscio. Al 20’, su una respinta della difesa della Vibonese, Gargiulo tenta un tiro da fuori area che viene sporcato da un difensore e non crea problemi a Mengoni. Savoia sfortunato: dopo mezz’ora Feola è costretto ad operare il secondo cambio con Di Pietro che sostituisce l’infortunato Ruscio, a sua volta entrato in campo per sostituire De Liguori. Partita con ritmi alti e rapidi capovolgimenti di fronte. La Vibonese guadagna sempre più terreno e cerca di pareggiare con conclusioni dalla distanza che non impensieriscono Maiellaro. Vengono concessi quattro minuti di recupero. Al 46’ Cosentino sfugge alla marcatura di Stendardo che lo atterra: seconda ammonizione per il difensore oplontino che viene quindi espulso. Il primo tempo decreta il vantaggio dei padroni di casa, che però hanno già effettuato due cambi e giocano in dieci uomini. Nel secondo tempo mister Feola fa arretrare Di Pietro per permettergli di coprire il posto lasciato vacante da Stendardo. I padroni di casa spingono e pressano molto per cercare di mettere al sicuro il risultato e sfruttano in particolare le fasce grazie ad un ispiratissimo Scarpa e ad un Tiscione in gran forma. Al 55’ il Savoia raddoppia: Scarpa compie un’incursione sulla fascia, si accentra e va al tiro. Sulla respinta non impeccabile di Mengoni arriva come un treno Tiscione che ribadisce il pallone in rete: 2-0 e vantaggio sempre più pesante. Al 59’ il Savoia va vicino al 3-0 con una conclusione di Meloni, poco alta sulla traversa. Il 2-0 non scoraggia la Vibonese che compie molte sortite nella metà campo biancoscudata, senza però creare grattacapi alla retroguardia oplontina. Ad un quarto d’ora dalla fine l’ultimo cambio del Savoia: esce Meloni ed entra Del Sorbo. Negli ultimi dieci minuti il Savoia si difende, mentre la Vibonese incalza sempre di più. Ma a poco servono questi ultimi assalti. Dopo tre minuti di recupero il direttore di gara fischia la fine. Savoia che riscatta subito la sconfitta a Noto con una vittoria, nonostante la tanta sfortuna nel primo tempo, con l’espulsione di Stendardo e i due infortuni. Con questo successo, i torresi restano al comando della classifica del girone I con 27 punti, tre in più dell´Akragas, che ha battuto il Licata 1-0 ed ottiene la quinta vittoria consecutiva. Il prossimo match sarà una partita delicata, il derby con la Battipagliese. Gara che il Savoia cercherà di portare a casa con un’altra prestazione convincente. ANTONIO DE ROSA SALA STAMPA E´ sul concetto di “vittoria pagata a caro prezzo” che si concentra il discorso del presidente Lazzaro Luce: “Siamo stati molto sfortunati, in una partita sola abbiamo subito gli infortuni di De Liguori e Ruscio e la squalifica di Stendardo per il delicato derby con la Battipagliese. De Liguori ha riportato una lussazione alla spalla, si riprenderà presto. Per Ruscio invece il discorso è diverso, si parla di frattura alla clavicola e al polso, sarà fermo circa sessanta giorni. Quello che conta è che la squadra abbia fatto punteggio pieno, incidenti di percorso possono capitare a tutti. La lezione è stata non solo la sconfitta a Noto ma anche l’allenamento e i sacrifici che questa settimana la squadra ha dovuto fare per preparare al meglio la partita. Ora i ragazzi hanno imparato che non devono adagiarsi mai”. Il suo discorso si allarga anche alla questione dei “portoghesi”: “Io riconosco il pubblico come uno dei soci della squadra. Ogni socio, oltre ai suoi diritti, deve avere i suoi doveri. A costo di inimicarmi chiunque, lotterò fino a quando tutti gli spettatori pagheranno il biglietto. Oggi i nostri provvedimenti già hanno dato alcuni importanti frutti, ma ci sono ancora troppe persone che entrano senza pagare e non è una cosa giusta nei confronti del Savoia e degli spettatori muniti di biglietto. Anche se questa decisione dovesse causare impopolarità noi non molliamo”. E adesso la parola va ai due giocatori che hanno deciso il match, Tiscione e Meloni. “Abbiamo faticato un po’ ma il risultato è arrivato”, dichiara l’esterno del Savoia, “il gruppo si vede nel momento del bisogno. Io mi trovo bene qui, la società e i tifosi ti incitano sempre e in questo clima si può lavorare benissimo”. Tifoseria calda, e su questo è d’accordo anche Giuseppe Meloni, che oggi ritorna al gol dopo quattro giornate di digiuno: “E’ una grande soddisfazione. Qui i tifosi ti sostengono sempre, anche quando ti capita qualche giornata no. E’ molto importante per un calciatore questo sostegno”. E a chiudere tutto le dichiarazioni di mister Feola: “Ho visto la reazione che avevo chiesto alla squadra. Abbiamo meritato questa vittoria. Forse dopo i due infortuni ci siamo destabilizzati ma abbiamo preso subito il pallino del gioco. Gli attaccanti? A volte fanno di più di quel che dovrebbero fare, e questo a volte è un fattore negativo: hanno tanta voglia di fare, vogliono tutto e subito, ad ogni squadra vorrebbero subito segnare tanti gol e chiudere la partita. Invece devono imparare che non tutte le sfide sono così. Ma a parte questo non ho niente da dire ai ragazzi, lavoro con un gruppo perfetto e molto unito. Oggi i ragazzi più di quel che hanno fatto non potevano fare”. Occorreva rialzarsi subito. E il Savoia ci è riuscito, dimenticando la sconfitta contro il Noto ma traendo insegnamento da essa. E questo aspetto vale come una vittoria. 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