A cura della Redazione
«Il Savoia oggi per me è un’immensa opportunità che non potevo farmi scappare». Si presenta così Salvatore Amura alla stampa e, soprattutto, ai tantissimi tifosi accorsi per salutare l’ex capitano di tante battaglie in casacca bianca. Il nuovo tecnico della formazione di Torre Annunziata ha appena concluso la sua prima seduta di allenamento dove ha potuto scrutare le facce di uno spogliatoio ancora troppo scosso dall’esonero di Pasquale Vitter. «E’ normale che sia così – aggiunge Amura – soprattutto perché Vitter ha rappresentato tantissimo per questa società e non solo dal punto di vista tecnico. Ma, nello stesso tempo, ho subito intravisto anche tanta disponibilità da parte dei giocatori nei confronti del sottoscritto». Poi sottolinea: «Con questa panchina mi gioco una fetta importante di credibilità. La società ha scelto me perché crede che possa rappresentare quel qualcosa in più, senza nulla togliere al mio predecessore». A proposito di tattica precisa: «Amo il 4-3-3, ma devo ancora assicurarmi se l’organico possiede le caratteristiche per attuarlo». Il presidente Raffaele Verdezza, ovviamente, ha speso parole d’elogio per Vitter, ma ha anche affermato che «per un campionato da vertice occorreva uno scossone deciso dal direttore sportivo Nicola Dionisio». Il diesse conferma: «L’esonero di Pasquale è stata una scelta dolorosa. Noi, però, osserviamo la squadra, seguendola in tutte le partite e in settimana agli allenamenti. Le sconfitte di Vibo e Vallo sono state un campanello d’allarme, visto che siamo ancora a inizio stagione. Per il bene di Torre e della tifoseria bisogna porre rimedio quando viene a mancare la fiducia nel tecnico. Sulla scelta di Amura mi assumo interamente la responsabilità». Il socio di maggioranza Sergio Contino parla di opportunità da cogliere perché il girone di serie D dove è inserito il Savoia è livellato in basso: «Abbiamo la possibilità di lottare per il primato e con Amura credo che ciò sia possibile». Con Vitter, evidentemente, no.