A cura della Redazione
Mario Moxedano a Torre Annunziata? Forse. L’ex presidente del Savoia, che qualche settimana fa sul nostro giornale aveva smentito qualsiasi ipotesi di interessamento per la società biancoscudata, questa volta apre le porte per un suo possibile rientro. In esclusiva ci concede un’intervista che, visti i contenuti, potrebbe rivelarsi la prima ad anticipare il suo ritorno. “In più occasioni alcuni tifosi mi hanno chiamato e sono venuti da me – sottolinea Moxedano (nella foto) -. Mi hanno chiesto di tornare a fare calcio a Torre Annunziata, mettendo da parte le frizioni del passato”. E lei? “Nell’ultimo incontro di qualche giorno fa sono stato chiaro: Torre Annunziata è una piazza competente, conosce il calcio ed ha sempre visto un Savoia a certi livelli. L’attuale situazione è davvero mortificante per tutti ma, proprio perché c’è tanta disillusione tra i tifosi non sarebbe giusto illuderli”. In che senso? “Bisognerebbe partire con programmi seri, con basi economiche forti, costruire una squadra di assoluto livello. E poi sarebbero necessarie alcune condizioni”. Moxedano non le esprime direttamente, ma uno dei nodi cruciali è lo stadio Giraud. Il sindaco, però, in questi ultimi giorni ha confermato la piena volontà di procedere con i lavori di ristrutturazione dell’impianto al fine di riportarlo in auge. “Questa è una notizia che non può che farmi piacere. Il Giraud è uno stadio da serie B, dispiace vederlo in condizioni non consone alla città, un restyling alla struttura sarebbe molto apprezzato”. Un riavvicinamento con l’Amministrazione comunale e con parte della tifoseria sarebbero gli elementi, determinanti per il Moxedano-ter , l’imprenditore preferisce non entrare nei dettagli, per ora resta alla finestra da spettatore interessato ma, quando gli chiediamo se è cambiato qualcosa rispetto alle idee che ci aveva espresso qualche tempo fa, ovvero rispetto al suo “no” deciso, risponde. “Il lavoro mi sta impegnando tantissimo ma il Savoia è da sempre nel mio cuore, tornare a Torre Annunziata mi stimola, la piazza la conosco, il pubblico ti fa sentire vivo, attivo. Qualcosa è cambiato, è vero, ma preferisco non sbilanciarmi. Sono fatto così, per questo dico che il mio ritorno è difficile, ma non impossibile”. RODOLFO NASTRO