A cura della Redazione
Mario Moxedano e Fabrizio Bouchè sono categorici. “Non abbiamo alcuna intenzione di rientrare nel Savoia. Tutto ciò che si sta scrivendo e si legge sono cose non vere, inventate di sana pianta”. Non lasciano alcun dubbio gli attuali proprietari del Neapolis. Le voci che si stanno rincorrendo in tutta la città da alcune settimane, e che vorrebbero i due imprenditori, nuovamente, interessati al Savoia, a questo punto, sembrano trovare una risposta definitiva. Mario Moxedano è determinato. “Sto dedicando tutto alla famiglia ed al lavoro. Il calcio fa parte del mio passato, seguo il Neapolis perché c’è mio figlio e mi diverte guardare le partite. Di tutta la situazione societaria se ne occupa Fabrizio Bouchè”. E proprio Bouchè continua: “Smentisco tutto quando apparso su un quotidiano e su alcuni siti. Non ho mai rilasciato dichiarazioni che potessero riguardare il Savoia. Mi dispiace che abbiano coinvolto me e Mario in questo momento. Ho sentito alcuni tifosi di Torre Annunziata ed anche sul portale facebook ho ribadito che non abbiamo nessuna intenzione di tornare a fare calcio nel Savoia. E’ chiaro che sono rammaricato per quanto sta accadendo ad una squadra ed alla sua tifoseria che per noi hanno rappresentato tanto, ma tutto ciò fa parte del passato e sto guardando la vicenda da spettatore esterno, non da persona interessata”. E su Giannatiempo. “Questa è l’unica verità, Luigi Giannatiempo è entrato a far parte del Neapolis, mentre smentisco anche che abbiamo problemi con le amministrazioni comunali di Mugnano o Marano come ho letto su un quotidiano”. Bouchè conclude: “E’ opportuno fare chiarezza in maniera così decisa perché se qualche imprenditore fosse interessato a rilevare il Savoia, potrà farlo tranquillamente; io e Mario non ci saremo, quindi mi sembra giusto eclissare le nostre persone dall’intera vicenda per non creare ulteriori turbative”. A questo punto la crisi societaria del Savoia si fa sempre più intricata. La vergognosa retrocessione targata Angellotti, coadiuvato negli errori tecnici e societari dai vari Raimondo, Caldarelli e Blando, chi più e chi meno nelle responsabilità di una gestione fallimentare, getta un’intera tifoseria, un’intera città nello sconforto più totale. E’ tornato l’incubo della scomparsa dal panorama calcistico per uno dei più gloriosi club della Campania. Ma questa volta, a differenza di otto anni fa, la tifoseria sembra stanca di ricominciare dall’ennesimo avventuriero di turno per poi tornare a soffrire dopo poco. L’unica certezza è l’Eccellenza, “conquistata con demerito sul campo”; la speranza è che si possa acquisire un titolo di serie D. Ma chi potrebbe farlo? Preferiamo non diffondere nomi tanto per far notizia. Scegliamo una linea di coerenza e correttezza con i lettori e la tifoseria, così come abbiamo fatto ascoltando di persona Moxedano e Bouchè. Su Giannatiempo non sappiamo se il suo ingresso nel Neapolis significhi definitivo abbandono dalla pista Savoia, come probabilmente sarà. Resta la possibilità di Peppe Massa, ex patron della Sangiuseppese che già qualche mese fa si era avvicinato al club, salvo poi desistere, anzi fuggire, dopo aver visto i libri contabili della gestione Angellotti. E per domenica? L’ultima in casa contro il Nissa, solo per onor di firma, potrebbe riservare clamorose e giustificatissime contestazioni della tifoseria. Aspettiamo. RODOLFO NASTRO