A cura della Redazione
Chiusi i giochi, Arrivederci a Londra 2012 Pechino è stata la "scelta giusta", la Cina sta cambiando e questi Giochi sono stati "puliti" con "un´organizzazione impeccabile". Il bilancio di Jacques Rogge, presidente del Cio, è decisamente positivo e nell´ultimo giorno della XXIX Olimpiade insiste molto nella difesa di quella decisione presa sette anni fa che tante polemiche ha suscitato anche a Giochi iniziati. Durante l´ultima riunione del board del Cio in queste Olimpiadi cinesi, Rogge ha ringraziato i vertici del Cio stesso ma soprattutto le decine di migliaia di volontari cinesi "pieni di entusiasmo" che hanno contribuito alla realizzazione dei Giochi. Rogge li ha definiti "il futuro della Cina". "Ce ne andremo - si legge nel comunicato ufficiale - con il ricordo caldo dei vostri sorrisi, della vostra grande voglia di aiutare". Il presidente del Cio ha aggiunto che sicuramente questa Olimpiade sarà ricordata come quella più seguita dal mondo: ogni giorno un miliardo di persone ha seguito in televisione almeno una delle gare in programma. E anche come l´Olimpiade dei tanti Paesi medagliati: 87 delle 204 nazioni presenti a Pechino in questi giorni hanno vinto quanto meno una medaglia. Rogge ha poi toccato, sia pur in maniera molto diplomatica, il tema dei rapporti fra la Cina e il resto del mondo dicendo che tra l´una e l´altro oggi c´è più comprensione, nel senso che "il mondo ha compreso meglio la Cina", la quale dal canto suo "ha compreso meglio il resto del mondo". E sulle questioni relative alla politica, alla tutela dei diritti umani, al Tibet, al rapporto tra Pechino e le minoranze etniche, ha ancora una volta ribadito che "il Cio e i Giochi olimpici non possono obbligare nazioni sovrane a risolvere tutti i mali del mondo", però "possiamo, ed è quello che facciamo, contribuire a cambiamenti positivi attraverso lo sport". Per il presidente del Comitato olimpico internazionale ci sono "cambiamenti evidenti" in Cina, ed altri ancora "lo diventeranno con il tempo". Infine Rogge ha voluto indicare quali siano per lui le ´foto´ di questi Giochi che gli resteranno in mente. Innanzi tutto "l´abbraccio tra rivali in competizione provenienti da nazioni in conflitto", un chiaro riferimento - anche se non ne ha fatto i nomi - all´abbraccio sul podio del tiro alla carabina da 10 metri donne tra la russa Tatiana Paderina e la georgiana Nino Saluklvadze proprio nei giorni del conflitto armato nel Caucaso. Poi le lacrime di Liu Xiang, l´ostacolista cinese che a causa di un infortunio al tendine d´Achille destro non ha potuto prendere parte alla gara più attesa dal miliardo e 300 milioni di cinesi, e quindi lo sconforto di una intera nazione per quell´evento inatteso. Ma anche "le spettacolari performance di Michael Phelps e Usain Bolt".