A cura della Redazione
Savoia, un silenzio che preoccupa Sono ore di totale incertezza quelle che si stanno vivendo in casa Savoia. Sul fronte societario sembra sia ancora tutto in alto mare, anche se tante voci si rincorrono a riguardo negli ultimi giorni. Mentre patron Giannatiempo è deciso a non tornare sui propri passi ed attende un buon acquirente che possa sostituirlo alla dirigenza del Savoia, in molti si stanno mobilitando per non far “affondare” il sodalizio oplontino nell’anno del centenario. L’imprenditoria locale, però, non risponde e l’unico spiraglio continua ad essere rappresentato da Gianfranco Visone. Nulla ancora di certo, tranne il desiderio del massimo dirigente del Nola di imbattersi in un’avventura calcistica stimolante ed importante. Nessuna notizia a riguardo, però, è trapelata nelle ultime ore e la situazione dal punto di vista dirigenziale resta in stand-by. Le altre voci circolate ad inizio settimana, sono state stroncate praticamente sul nascere. Riguardavano un contatto tra la dirigenza torrese e la famiglia Coppola. Tutti ricorderanno questo cognome, considerato che ad inizio campionato i due fratelli napoletani sono stati più che intenzionati ad entrare a far parte del Savoia calcio. Ciò è avvenuto poco prima dell’ingresso in società di Luigi Giannatiempo, quando l’interessamento dell’imprenditore Coppola si è trasformato in un buon contributo pubblicitario a favore del club torrese. E’ stato comunque smentito anche il contatto che sarebbe avvenuto da parte del sindaco Giosuè Starita e del consigliere comunale Giuseppe Raiola (dirigente e medico dei bianchi) con l’ex presidente del Catanzaro per spingerlo a riavvicinarsi al sodalizio biancoscudato. L’ennesima bolla di sapone, dunque, servita soltanto a far alimentare false speranze negli animi dei tifosi che attendono ogni giorno notizie rassicuranti sulla loro squadra. Passando al calcio-mercato, per il Savoia è tempo di parlare al massimo di partenze e non certamente di arrivi. I primi sulla lista di sbarco sembrano essere i pezzi pregiati dell’edizione 2007/2008. Si tratta di Giorgio Scognamiglio, Claudio de Rosa e Marco Incoronato, tutti e tre ambiti da tante compagini campane: in primis la Turris di patron Cirillo. Per quanto riguarda il capitano, ha trascorso la sua seconda stagione a Torre Annunziata, dopo aver disputato il ritiro pre-campionato alla Val di Sangro, allora compagine di serie C2, retrocessa domenica scorsa tra i dilettanti. Scognamiglio ha dimostrato anche nel torneo appena conclusosi di essere un validissimo giocatore e baluardo indispensabile della retroguardia, seppur durante l’arco della stagione si sia reso protagonista di episodi che hanno inciso non poco sui problemi dello spogliatoio. Stesso discorso vale per De Rosa, in varie occasioni giunto ai ferri corti con i tifosi che lo accusavano di poca professionalità e scarso attaccamento alla maglia. Indubbie, però, le doti tecniche e l’ esperienza sul campo del calciatore di Cava de’ Tirreni. Infine Marco Incoronato, il bomber incontrastato del Savoia, che si è rivelato il vero colpo di mercato dell’estate scorsa. I suoi gol hanno evitato in diverse occasioni che i bianchi sprofondassero nel baratro dei play-out ed hanno affascinato il pubblico presente. IVANA SAMMARCO