A cura della Redazione
Un punto nelle ultime tre partite, ecco il magro bottino di un Oplonti sempre più in crisi di identità. Dopo le sconfitte con Ariano Irpino ed Aversa, ancora una volta i torresi crollano sul campo del VVFF Padula di Napoli, subendo un secco 3-1. Si sarebbe potuto e dovuto fare meglio in questa trasferta contro una squadra impegnata per non retrocedere. I partenopei hanno giocato con il coltello tra i denti, impiegando tutte le armi a loro disposizione, fin anche la provocazione, per far innevorsire i ragazzi di coach Carotenuto ed indurli, in tal modo, all’errore. Ma tant’è, si torna a casa a mani vuote e ridimensionati nelle ambizioni. Sconfitta al veleno, con contatti proibiti tra giocatori a fine partita, che potrebbero portare a conseguenze disciplinari, da aggiungere a quelle già sanzionate dalla FIPAV per presunte intemperanze del pubblico oplontino nella partita interna con l’Aversa. L’Oplonti, quindi, sarà costretto a giocare a porte chiuse il prossimo impegno casalingo. Per quanto riguarda il match contro il Padula, i napoletani conquistano i primi due set. I torresi hanno la forza di riaprire la partita portandosi sul 2-1, ma il quarto set è appannaggio degli avversari, che chiudono così definitivamente la partita, con i torresi in preda ad un ingiustificato nervosismo ed alla frustrazione dovuta alla incapacità di imporre il proprio gioco. Ora la classifica si fa davvero preoccupante: il nono posto, ad appena tre punti dalla zona retrocessione, impone ai ragazzi torresi uno scatto di orgoglio indispensabile per ritrovare quella unità di intenti che aveva caratterizzato lo splendido inizio di campionato. Del resto, il calendario tende una mano all’Oplonti, impegnato sabato 15 dicembre (in casa e a porte chiuse come accennavamo) contro la squadra dell’ AGCA di Napoli Colli Aminei, penultima in graduatoria con soli tre punti e staccatissima dal gruppo salvezza. Bisognerà assolutamente vincere per affrontare con maggiore serenità la difficile trasferta di Cicciano, prima della sosta natalizia che giunge sicuramente salutare. Coach Carotenuto dovrà lavorare soprattutto sul versante psicologico di una squadra che alterna buone prestazioni a vere e proprie figuracce. Siamo giunti quasi alla fine del girone di andata, e di tempo a disposizione per capire veramente di che pasta è fatto l’Oplonti non ne resta molto. GIOVANNI GURGONE