“Il 9 giugno, il giorno delle elezioni comunali a Torre Annunziata, sarà anche il mio compleanno e spero che porterà fortuna a me e ai candidati della mia lista civica”. Inizia così, con un sorriso, l’intervista a Lucio D’Avino, che aspira alla carica di sindaco appoggiato da “Oplonti Futura”. Avvocato penalista, 32 anni, con studio in via Vesuvio 14, è alla sua prima esperienza in politica ma ha tanto entusiasmo e voglia di dare un contributo alla rinascita della città.

“Ho deciso di accettare questa sfida perché ritengo che noi giovani dobbiamo essere i primi a scendere in campo per cambiare Torre Annunziata e il sistema politico che l’ha governata”. E alla mia domanda di qual è stato il motivo della sua scelta solitaria e non in coalizione, ha risposto: “Non ci sentiamo rappresentati da nessun partito o movimento presente a Torre Annunziata e abbiamo preferito correre da soli per non perdere la nostra identità”. 

L’avvocato D’Avino, pur essendo un neofita in politica, ha un’esperienza nel mondo dell’associazionismo. “Nel 2016 fui tra i promotori del comitato cittadino Voglio di più, con il quale abbiamo attivato diverse iniziative in campo ambientale e organizzato un concerto con una cover band che cantava canzoni di Pino Daniele nella curva di via Gino Alfani, con la partecipazione di migliaia di cittadini”.

Poi il candidato a primo cittadino ci illustra un altro suo impegno nel sociale. “Nel 2021 sono stato tra i fondatori del Rotaract, di cui ho ricoperto la carica di presidente fino al luglio del 2023.  Con Plastic Free abbiamo promosso un’iniziativa di pulizia delle spiagge tra cui quella di Rovigliano, con Fratres una raccolta sangue per donarlo, con il Progetto Cripta di Anna Vitiello, un Christmas Night e una collaborazione per i murales gentili”.

Infine D’Avino ci dice che la lista dei candidati è già pronta per iniziare la campagna elettorale e che il programma è stato già elaborato. E ci accenna alcuni punti: “Infrastrutture scolastiche e lotta alla dispersione, risanamento e riqualificazione del centro storico, maggiore efficienza della macchina comunale e, nell’ambito della cultura, il progetto Torre Annunziata città che legge”.