A cura della Redazione

Non si è fatta attendere la risposta del candidato sindaco del centrosinistra Vincenzo Ascione alle accuse mosse da Ciro Alfieri, candidato sindaco del centrodestra, sulla società che gestisce la raccolta dei rifiuti a Torre Annunziata.

«La Prima Vera - ha dichiarato Alfieri in un post su facebook -  è una società sommersa dai debiti a cui chi subentrerà dovrà farvi fronte. L'amministrazione uscente ha sottoscritto un contratto maggiorato di 300mila euro quando si è passati dalla Oplonti Multiservizi alla Prima Vera»..

«Ai cittadini di Torre Annunziata non bisogna raccontare bugie - ha replicato Ascione -. Sulla società “PrimaVera” occorre fare chiarezza con dati alla mano. Non è vero che il costo del servizio è aumentato rispetto al passato, anzi la società ha prodotto avanzi di bilancio e permesso al Comune di ridurre la tassa sui rifiuti e di creare nuova occupazione» –. E' quanto ha dichiarato Vincenzo Ascione candidato sindaco di Torre Annunziata, respingendo alle accuse lanciate da Ciro Alfieri rispetto alla gestione e ai costi della “PrimaVera”, società in house del comune di Torre Annunziata che svolge il servizio di smaltimento di rifiuti, manutenzione del verde e pulizia degli uffici pubblici.

«La società in house nata nel 2014 dalle ceneri della Oplonti Multiservizi, società di cui il Comune deteneva il 51%, aveva ereditato un costo complessivo dei servizi pari ad 8 milioni di euro - spiega ancora l candidato sindaco sostenuto da Partito Democratico, Udc, Generazione 2.0, Progressisti e Democratici, 3C, Civici Innovatori - Alternativa Popolare, Orgoglio Campano -. In quegli anni, a Palazzo Criscuolo Ciro Alfieri era vicesindaco e Massimo Lafranco (uno degli sponsor politici della coalizione di centrodestra) era presidente della Oplonti Multiservizi. Dall’istituzione della “PrimaVera” il costo è sceso a 7 milioni di euro, senza contare che il servizio di pulizia degli uffici del Tribunale è raddoppiato rispetto agli anni precedenti per l’entrata in funzione della seconda torre della struttura giudiziaria».

«Abbiamo conseguito - continua Ascione - un netto risparmio e al tempo stesso abbiamo dato la possibilità a 300 giovani di entrare nel mondo del lavoro, seppur con contratti a tre mesi. La “PrimaVera”, infine, ha chiuso con un avanzo di bilancio di 150 mila euro nel biennio 2014/2015 e di 290 mila euro nel 2016. Avanzi di bilancio che hanno permesso anche una riduzione della tassa sui rifiuti del 12% nel biennio 2016/2017. Solo per chiarezza di informazione, va detto, inoltre, che l’amministratore unico della società, il dottor Carmine Borrelli, non ha mai avuto un consulente personale. Questi sono i fatti. Inconfutabili e dimostrabili in qualsiasi momento», ha concluso Ascione.

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