A cura della Redazione

«Si presentano con due coalizioni diverse ma state pur certi che appena dopo le elezioni troveranno il modo per mettersi insieme». Lo ha dichiarato il candidato sindaco di Torre Annunziata, Pierpaolo Telese, riferendosi ai suoi due maggiori antagonisti al vaglio elettorale dell’11 giugno (Ciro Alfieri e Vincenzo Ascione) in conclusione al suo articolato intervento nel corso della presentazione del Movimento Democratico e Progressista - Articolo Uno. Telese ha fatto un’impietosa disamina dei mali endemici del centro oplontino.

Per l'avvocato, in fin dei conti, i suoi due avversari rappresentano la doppia faccia di un stessa moneta in cui l’effigie è quella del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il trasformismo che è il dato distintivo delle loro politiche (secondo il candidato sindaco di DEMA) nascerebbe dall’eredità che lascia il sindaco in carica Giosuè Starita dopo un decennio amministrativo. Le dichiarazioni di Telese, che ha proposto la "liberazione" dell’area dello Spolettificio a favore del rilancio urbanistico, economico e culturale, sono arrivate nell’ambito della manifestazione svoltasi domenica mattina nell’elegante cornice del giardino dell’Associazione Culturale Oasi di Poppea dove, il giorno successivo la costituzione a livello nazionale di “Articolo Uno - MDP”, in sede partenopea, si è tenuta nel centro vesuviano una delle prime (numerose) formazioni, a livello locale, di un articolato laboratorio d’iniziativa politica nazionale che dovrà far tesoro di alcuni principi fondativi quali l’inclusione, la democrazia interna e il pluralismo culturale. Patrimonio fondante che nasce dalla comune difesa di valori e principi della carta costituzionale ereditati dalla Resistenza e dall’elaborazione politica post fascista. 

Il saggista Vito Nocera, i parlamentari Luisa Bossa, Arturo Scotto e l’euro parlamentare Massimo Paolucci hanno nei loro interventi fatto riferimenti concreti alle loro diverse esperienze di protagonismo politico sul territorio, mettendo tutti in evidenza che le problematiche locali hanno una radice antica ma che bisogna montare potenti antenne sui municipi e gli altri palazzi istituzionali, capaci di captare le onde di pensiero che arrivano dalle categorie sociali che esprimono necessità e/o sensibilità nuove o che finora non avevano raggiunto le attuali dimensioni (come la disoccupazione giovanile).

In conclusione, sono state intraviste convergenze nelle tematiche affrontate negli interventi degli autorevoli ospiti sulla necessità del rilancio della solidarietà europea contro l’avanzata degli egoismi nazionalisti, nelle urgenze della difesa ambientale contro l’avanzata distruttiva del consumismo industriale, e della ripresa dell’impegno nobile che connota la tradizione della Sinistra italiana: la difesa dei ceti e delle categorie deboli. Il corso degli interventi, molto competenti e appassionati, è stato introdotto e moderato in modo egregio dall’avvocato Flavio Bournique.

twitter: @MarioCardone2 

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