A cura della Redazione

Dibattito nella sede del Pd di Torre Annunziata sul referendum del 4 dicembre prossimo.

Domenica 20 novembre, a confronto le tesi del Sì e del No sulla riforma costituzionale del Governo Renzi. L’incontro è stato promosso dai Giovani Democratici, capeggiati dal dinamico segretario Salvatore Avvisato, nell’ambito del secondo appuntamento della Scuola di Formazione Politica GD denominata #officinadem.

Erano presenti tutti i relatori annunciati, ad eccezione della senatrice Luisa Bossa, già sindaca di Ercolano, l’unica sostenitrice convinta del No, assente perché influenzata.

Dopo la presentazione di Avvisato, hanno preso la parola per un saluto Gaetano Miranda, presidente regionale GD, e  Antonio Gagliardi, presidente del Consiglio comunale oplontino. Poi si è entrato nel vivo del dibattito con gli interventi di Francesca Scarpato, segretario regionale GD; Pasquale Stellato, vicesegretario nazionale GD; Michele Del Gaudio, magistrato emerito; Enza Amato, consigliera regionale PD. Intervenivano, inoltre, Massimo Manna, già assessore al comune di Torre Annunziata, Fabio Avitabile, presidente del Forum dei Giovani, Domenico Kosta, membro della segreteria PD.

«Noi Giovani Democratici - ha esordito Avvisato - stiamo dando prova di fare Politica in modo serio, costruttivo e tra la gente. Inoltre siamo gli unici sul territorio, a livello locale, provinciale e regionale - ha concluso - che hanno istituito la scuola di formazione politica aperta a tutta la cittadinanza».

L’intervento di Del Gaudio ha catalizzato l’attenzione del numerosissimo pubblico presente.

«Non indicatemi come sostenitore del No - ha detto - perché al momento sono ancora indeciso su come votare. Chiederò un parere a mio figlio», ha aggiunto con un sorriso sulle labbra.

L’ex magistrato ha passato in rassegna gli articoli della Costituzione oggetto delle modifiche, esprimendo anche sue valutazioni personali. 

«Io non sono tra coloro che affermano che la Costituzione è immodificabile - ha spiegato -. Se fosse dipeso da me, avrei abolito completamente il Senato».

Ha concluso l’incontro la consigliera regionale Amato. «Molti mi fanno notare - ha affermato - che la riforma porta anche ad una diminuzione dell’indennità di funzione dei consiglieri regionali, che viene commisurata a quella del sindaco capoluogo di provincia (attualmente i consiglieri regionali guadagnano molto di più di quanto percepisce il sindaco di Napoli, ndr). A dire il vero la cosa non mi preoccupa. Faccio politica per passione e non per soldi. Ritengo pure - ha concluso Amato - che questa riforma proietta l’Italia in un’altra dimensione. Abbiamo l’occasione di sburocratizzare il Paese e noi del Sud ne abbiamo molto bisogno».

Al termine dell’incontro, il segretario Avvisato ha consegnato le targhe onorative - con il logo della scuola politica GD - agli ospiti, salutando gli intervenuti con una frase di Martin Luther King: «Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati a fare e poi mettetevi a farlo appassionatamente. Siate comunque sempre il meglio di qualsiasi cosa siate».

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