A cura della Redazione

Nonostante il caldo torrido di questi giorni, la politica a Torre Annunziata non va in vacanza.

L’interpartitico della settimana scorsa ha visto la presa di posizione di Nuovo Centro, a cui si sono allineati Nuovo Psi e Ncd, che ha chiesto l’esclusione dalla coalizione di maggioranza di Torre Democratica, composta dal consigliere Aldo Ruggiero e l’assessore Francesco Savarese, federata con l’UdC, Torre del Valore e Orgoglio e Dignità. 

Motivo di tale richiesta? L’aver sostenuto alle Regionali del maggio scorso un candidato di Forza Italia. Si dirà, ma circa la metà dei consiglieri comunali della maggioranza hanno sostenuto Caldoro e i candidati di centrodestra, allora dove starebbe la novità? 

«Beh, la novità sta nel fatto che a tutto c’è un limite - ci confessa un consigliere comunale di Nuovo Centro -. Ben venga il sostegno di partiti moderati, ma neanche a parlarne di quelli dichiaratamente di destra (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, ndr). Non possiamo permetterci di continuare l’alleanza con una forza politica - conclude - quando alle prossime elezioni comunali Torre Democratica potrebbe schierarsi con la coalizione di centrodestra».

La delegazione del Partito Democratico, composta dal capogruppo Raffaele Ricciardi e dal segretario Ciro Passeggia, non si è voluta esprimere sulla richiesta di Nuovo Centro, chiedendo di riparlarne in un prossimo interpartitico dopo che la questione fosse stata portata all’attenzione degli organismi di partito.

Ma come la pensano gli esponenti di Torre Democratica?  «La questione sollevata da Nuovo Centro è pretestuosa - dicono -, anche perché a settembre tutti i partiti di centro (Ncd, Udc, Scelta Civica, ndr) molto probabilmente confluiranno in un’unica area e quindi anche noi, come gli altri, vi faremo parte. A questo punto, loro come si comporteranno?».

In realtà la faccenda è molto più seria. A settembre, con la verifica politica, cominceranno a costruirsi anche le basi della futura coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni comunali del 2017. Difficilmente vi faranno parte Sel e la Sinistra radicale, mentre il Partito democratico guarda ad un’alleanza con le forze moderate, ad esclusione di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, oltre al Movimento Cinque Stelle, destinato, per sua scelta, ad andare alle elezioni sempre da solo.
Ed in considerazione del fatto che il sindaco Starita è al suo secondo mandato, si inizierà a parlare anche di possibili candidature a primo cittadino. Il Partito democratico, forte dei suoi otto consiglieri comunali e del fatto che attualmente è l’unico soggetto politico strutturato sul territorio, senza contare che a capo della Regione Campania c’è un esponente del Pd, Vincenzo De Luca, chiederà ai suoi partner politici di avanzare un proprio nome. Probabilmente si punterà su persone che abbiano esperienza in campo politico-amministrativo, con una moralità al di sopra di ogni sospetto, e dotate di un certo pragmatismo per continuare, e semmai completare, i progetti intrapresi dalle ultime giunte Starita.

Una cosa è certa: la verifica politica di settembre porterà ad una rimodulazione della giunta, che assumerà connotati più marcatamente politici e l’entrata in gioco di consiglieri comunali o anche di ex amministratori che abbiano dato prova del loro valore. 

Nomi non ne faremo per non turbare il sonno di nessuno, ma con molte probabilità l’esecutivo che sarà varato sarà quello definitivo e rimarrà in carica fino alle prossime elezioni della primavera del 2017.