A cura della Redazione

Continuano le polemiche in casa del Nuovo Psi di Torre Annunziata. Al comunicato sottoscritto dagli organismi provinciali e regionali, nel quale si commissaria la locale sezione del partito e si nomina quale commissario il presidente del consiglio comunale Raffaele Di Donna, fa seguito la risposta del segretario cittadino rimosso Maurizio Refuto.

«Apprendo dagli organi di stampa di una fantomatica “autoproclamazione monarchica” - afferma Refuto -, dove con una esplicita richiesta telefonica ed un comunicato scritto ad personam un esponente del Direttivo Cittadino del Nuovo Psi (Di Donna, ndr) si celebra come commissario ed arbitro che espelle il sottoscritto. Preciso che queste decisioni passano prima per la Commissione di Garanzia Provinciale (Probiviri) del partito, poi per la Commissione di Garanzia Regionale (Probiviri), come da Statuto nazionale del Nuovo Psi agli artt. 24 e 36. Il commissariamento della sezione - prosegue Refuto - deve essere ratificato dalla Direzione Nazionale del Partito nella prima riunione utile, come da art. 40 dello Statuto Nazionale. I tempi di discussione e di decisione vanno da 10 ai 20 giorni, quindi questa bufala mediatica del weekend appena trascorso (dovuta alle alte temperature) non ha nessun valore istituzionale per la locale sezione. Anzi con la presente ricordo al nostro rappresentante in consiglio comunale, che il sottoscritto non è stato assolutamente né espulso e né tanto meno decaduto dal ruolo di segretario cittadino in quanto non ha mai ricevuto dai vertici provinciali e regionali del partito comunicazione scritta».

Poi il segretario (o ex?) passa al contrattacco e chiama in causa direttamente il presidente del consiglio, anche se non pronuncia mai il suo nome.

«Io e parte del Direttivo, come da prassi statutaria, abbiamo provveduto ad informare e denunciare i malesseri che sono sfociati con l’interpartito cittadino dell'1 luglio scorso, dove il presidente del consiglio in quota Nuovo Psi, figura super-partes, dava mandato di far rappresentare il partito, con accordi prettamente personalistici, ad un esponente della politica territoriale non iscritto e quindi completamente estraneo a noi». 

Poi la stoccata finale. «In attesa delle valutazione degli organi di partito sopracitati - conclude Refuto -  comunichiamo al consigliere Di Donna che il sottoscritto e parte del Direttivo non solo non lo riconosciamo come commissario cittadino, ma che stamani abbiamo provveduto a trasmettere il suo operato politico al segretario nazionale, on. Lucio Barani, ed al coordinatore delle segreterie nazionali di Roma, on. Antonino Di Trapani, per valutare misure disciplinari che vanno dal richiamo alla sospensione, come da art. 20  dello Statuto nazionale del Nuovo Psi».