A cura della Redazione
Un consiglio comunale tranquillo, quello di ieri a Torre Annunziata, nonostante le premesse non fossero delle migliori. Approvati tutti gli atti in discussione fino al punto nove dell´ordine del giorno. I restanti punti saranno discussi e approvati nella prossima seduta, che si terrà mercoledì 8 aprile. Si paventava il pericolo che non sarebbe stato raggiunto il numero legale a causa dei mal di pancia del gruppo Nuovo Centro, che già aveva disertato l´aula in un precedente consiglio comunale. Invece tutti i consiglieri erano al loro posto, ad eccezione di Davide Alfieri, ancora in convalescenza per i postumi di un malanno. In un clima di festa pre-pasquale, quindi, venivano discussi e successivamente approvati, tra gli altri, il Piano industriale della Prima Vera, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio; la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà su alloggi realizzati nelle zone Prota-Gambardella e Carminiello; la proroga di ulteriori due anni alla società Pompei 2000 per i lavori nell´area ex Italtubi-Vega. A tal proposito, un ordine del giorno presentato dal consigliere Marcello Vitiello, e sottoscritto anche da altri, vincolava suddetta proroga alla rimozione dei cumuli di materiale pericolosi giacenti in via Plinio. Dopo un´ampia discussione, l´Assise approvava all´unanimità tale emendamento. Nell´ambito della seduta consiliare, il consigliere Francesco Donadio annunciava la costituzione del gruppo "Torre Democratica" (notizia già anticipata dal nostro giornale on line), comprendente oltre se stesso, i consiglieri Aldo Ruggiero, Pasquale Iapicca e Raffaele Izzo. Ed è stata proprio la nascita di questo nuovo gruppo che ha scatenato un mare di polemiche, con la presa di posizione da parte di Nuovo Centro che ha chiesto una verifica politica della maggioranza di governo. L’obiezione che si pone è: “Qual è la necessità di ampliare la maggioranza di ulteriori due consiglieri provenienti, tra l’altro, dall’opposizione?”. Nei prossimi giorni ci sarà un faccia a faccia tra le forze politiche della maggioranza per sbrogliare la complicata matassa.