A cura della Redazione
Le dichiarazioni dei consiglieri comunali appartenenti alle forze politiche che hanno appoggiato la candidatura del sindaco Giosuè Starita. Degli intervistati, tre hanno già militato nel Pd (Ascione, Donadio e Portoghese) ed uno nei DS (Di Donna).
Domenico Roviello (capogruppo Movimento Popolare Campano): «Il sindaco Starita è stato sempre un uomo di sinistra, anche quando si allontanò dal Pd per divergenze con i quadri dirigenti del partito per aderire allUdC. Ora le cose allinterno del Pd sembrano essere cambiate. Con lavvento di Matteo Renzi si respira unaria nuova e questo può aver indotto Starita a riavvicinarsi al suo primo amore. E poi al Pd aderiranno anche altri consiglieri comunali più in sintonia con lui».
Ciro Portoghese (presidente del Consiglio comunale, Centro Democratico): «La notizia del ritorno del sindaco nel Pd non può che farmi piacere, nonostante lavversione di questo partito nei confronti di Centro Democratico. In linea di principio sono dellidea che in politica nessuno dovrebbe porre pregiudiziali nei confronti di altri. Staremo a vedere quale sarà latteggiamento del primo cittadino per il prosieguo della consiliatura e poi valuteremo il da farsi».
Francesco Donadio (capogruppo UdC): «Quella di Starita è una decisione personale che non mi sento di commentare. Ne prendo atto e ne faremo argomento di riflessione insieme agli amici del mio partito. Penso che dopo ladesione al Pd il sindaco darà seguito ad una nuova alleanza. Noi siamo qui per discuterne e confrontarci. Gli abbiamo sempre dato il nostro appoggio e contiamo di continuarlo a dare. Vedremo
»
Vincenzo Ascione (Progressisti e Democratici): «La notizia mi fa piacere anche perché ritengo che nel 2010 Starita commise un errore allontanandosi dal Pd. Ora ci sarà sicuramente un maggiore confronto tra le forze politiche e per il prosieguo spero che la nuova coalizione abbia un profilo politico coerente».
Raffaele Izzo (capogruppo Orgoglio e Dignità): «Sulla decisione del sindaco, al momento, mi astengo da qualsiasi commento».
Raffaele Di Donna (capogruppo Nuovo Psi): «Ritengo che il sindaco sia sempre stato nel Pd e che, almeno mentalmente, non se ne sia mai allontanato. La sua presa di distanza è stata solo la conseguenza di una lacerazione dei rapporti con alcuni dirigenti locali. Da parte nostra non cè nessuna remora ad aprire un dialogo costruttivo con il Partito Democratico nellinteresse della città».
Fuori dal Palazzo, è SEL a muovere dure critiche al Pd: «Il partito di Renzi svela finalmente la sua vicinanza al sindaco e smette di fare unopposizione fittizia, annunciando il suo ingresso in maggioranza. A fare opposizione vera saranno proprio le forze sociali e le realtà escluse dallassise consiliare».
(dal settimanale TorreSette del 4 aprile 2014)