A cura della Redazione
Il centrosinistra a Torre Annunziata si divide... di nuovo! In un comunicato, il coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, Massimo Manna, annuncia che SEL sceglierà «un percorso diverso che guarda ai movimenti, al sindacato, alle associazioni, insomma alle persone in carne ed ossa di questa città, più che al ceto politico e a personalismi ormai non più tollerabili». I vendoliani del circolo oplontino "Sandro Pertini" definiscono «ambigua» la coalizione che si oppone al sindaco Giosuè Starita. «L’avvio di un rinnovato percorso politico del centrosinistra a Torre Annunziata è sempre stato un obiettivo di SEL, che nasce quattro anni fa proprio per rifondare una sinistra e un centrosinistra di governo - si legge ancora nella nota -. Ci abbiamo provato lo scorso anno alle elezioni comunali, ma per divergenze di metodo e merito che tutti conoscono, il centrosinistra si è presentato diviso, favorendo sostanzialmente la rielezione del sindaco Starita, con le conseguenze disastrose sull’amministrazione della città, fino all’insediamento della commissione d’accesso». SEL parla di una «lista civica che ha dato indicazione di voto alle recenti elezioni politiche coincidente con quella di Starita»; della «posizione a dir poco paradossale di “Diritti e Libertà”, i cui componenti hanno condiviso con SEL l’alleanza alternativa a Starita e a Vincenzo Sica e ora si trovano in compagnia di un partito che appoggia il sindaco stesso. In più, da ultimo, la recente adesione al Partito Socialista di uno dei principali collaboratori del sindaco (Osvaldo Ciaravola, ndr)». Manna passa ad analizzare, poi, la situazione politica nazionale, con «il Pd nel governo di larghe intese col PdL e Monti, dopo aver rinnegato il patto per un governo di cambiamento, che aveva dato vita alla coalizione Italia Bene Comune, e SEL all’opposizione a rappresentare l’unica vera sinistra in Italia. Per questi motivi - conclude Manna - SEL ritiene di non prendere parte alle prossime riunioni di coalizione e di continuare a fare opposizione al governo nazionale e a quello cittadino costruendo, nella propria autonomia politica, insieme alle forze sociali e ai movimenti, le condizioni per un reale cambiamento nel Paese e a Torre Annunziata».