A cura della Redazione
Visita istituzionale a Torre Annunziata dei parlamentari Antimafia del Partito Democratico. Gli onorevoli Luisa Bossa e Salvatore Piccolo hanno incontrato stamane i vertici dei Carabinieri e della Polizia di Stato oplontini. Un meeting per fare il punto sull’operato delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente nel contrasto alla criminalità organizzata sul nostro territorio. Al centro della discussione soprattutto i fatti del 22 ottobre. Durante la serata dei festeggiamenti, migliaia di persone hanno iniziato a fuggire all’impazzata allertate da presunte sparatorie che si sarebbero verificate in diverse zone della città. Una vicenda che ha scosso non poco l’opinione pubblica, principalmente per il panico ed isterismo collettivo che ne è derivato. Torre Annunziata, d’un tratto, è piombata nella paura e nel terrore, minando l’immagine di una città che ha già tanti problemi. Nel ribadire che gli esponenti delle forze dell’ordine hanno assicurato che quella sera non è accaduto nulla, i parlamentari del Pd, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sede dei Democratici, hanno spiegato il senso della loro presenza in città. «La nostra presenza qui non è episodica - ha esordito l’on. Bossa -. Il Pd da sempre è attento alle questioni che riguardano l’area vesuviana, in special modo quelle attinenti alla sicurezza e alla lotta alla criminalità. Constatiamo che a fronte di un ingente dispiegamento di forze dell’ordine, che mirabilmente svolgono il loro compito, c’è un tessuto criminale che ancora oggi tiene i cittadini in ostaggio del terrore. Quanto accaduto il 22 ottobre è il sintomo di una paura latente. Siamo grati alle forze dell’ordine per aver consegnato i capi dei clan camorristici alle galere. Tuttavia, è necessario affiancare alla repressione un’opera preventiva in grado di diffondere la cultura della legalità tra la popolazione. Per questo motivo bisogna puntare sull’educazione nelle scuole, coinvolgendo le nuove generazioni in attività culturali, di volontariato e di formazione. Più che di tolleranza zero, conierei lo slogan di “ignoranza zero”. Su questo ci batteremo, affinché le cose in questa città possano cambiare. Il Pd continuerà a sollecitare l’attenzione su Torre Annunziata anche ai livelli di governo centrale. E difatti, in quest’ottica, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare scritta al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri per chiedere quali azioni e strumeti intenda adottare per contrastare i fenomeni criminali nell’area». «E’ evidente - sottolinea Piccolo - che la problematica della criminalità organizzata a Torre Annunziata è molto ramificata. Occorre intervenire partendo dal basso, dalla politica e dalle Istituzioni. Essere qui significa testimoniare la presenza attiva della politica che non si defila. Le Istituzioni non possono far finta di non vedere. La lotta alla criminalità rischia di diventare rischiosa se non c’è una cultura di condivisione alla base, che indirizzi governanti e cittadini sul binario del contrasto all’illegalità. E’ allarmante che nuove leve di criminali inizino ad avere potere. Le Istituzioni, in special modo quelle locali, devono impegnarsi seriamente e severamente, altrimenti si rischia di far subentrare nella collettività un senso di rassegnazione e di diffidenza, che diventa ancor più devastante se finisce con l’impossessarsi dei giovani. Siamo qui per trasmettere un messaggio ai torresi: voi non siete soli. E per esprimere piena solidarietà - ha concluso Piccolo - alle forze dell’ordine che quotidianamente sono impegnate nella lotta alla criminalità». All’incontro è intervenuto anche il consigliere comunale del Pd, Raffaele Ricciardi: «Abbiamo chiesto con forza ai nostri parlamentari di essere qui. Il Partito Democratico è forte e vegeto. L’episodio del 22 ottobre dimostra la gravità della situazione. Assistiamo, sul piano criminale, ad un salto di qualità generazionale che è preoccupante. Gli effetti di quanto accaduto durante i festeggiamenti rischiano di diventare devastanti per la già fragile economia locale. La vera sfida della politica è quella di affiancare alla repressione la crescita e lo sviluppo del territorio». DOMENICO GAGLIARDI Nella foto panoramica, da sinistra: Ricciardi, Bossa e Piccolo. Nell´immagine piccola: Bossa e Piccolo