A cura della Redazione
Non accenna a placarsi il vespaio di polemiche all´indomani delle dichiarazioni dell´assesore al Personale Giuseppe Auricchio (nella foto), che aveva definito "fannulloni" circa cento dipendenti del Comune di Torre Annunziata, paventando la possibilità di trasferirli in altri uffici nell´ambito di una più ampia previsione di riassetto organizzativo dell´Ente. Dopo i sindacati, che hanno accusato Auricchio di non aver avuto alcun confronto per discutere della questione, interviene anche l´opposizione consiliare. In un comunicato, Partito Democratico, Italia dei Valori e Centro Comune parlano di "un’attitudine “padronale”, che confligge con lo spirito e la sostanza della norma che attribuisce ai Dirigenti (e non certo alla Giunta, meno che mai all’Assessore) la valutazione sull’operato dei dipendenti, e di un malcelato tentativo di presentare come necessità organizzative in qualche modo oggettive (anche se mai puntualmente esplicitate) quelle che sono vere e proprie misure politiche punitive". Secondo i consiglieri comunali di minoranza "è grave che l’Assessore – che ha ricevuto la nervosa e, in qualche caso, smentita solidarietà dei capigruppo di maggioranza – si lanci in valutazioni generiche, astratte, demagogiche, non conformi alle prescrizioni di legge e non suffragate da elementi di fatto. Qualora l’Assessore disponeva o disponga di note od atti prodotti dai Dirigenti dai quali si evince un giudizio negativo sulle attività di singoli dipendenti avrebbe dovuto sollecitare – piuttosto che abbandonarsi in inutili lamentazioni pubbliche – i Dirigenti medesimi ad adottare le misure e le sanzioni previste dalle vigenti norme e dagli attivi regolamenti. Se così non è non si comprende in base a quali elementi ed a quali parametri (definiti da chi ed in quale sede?) egli si avventura in tali dichiarazioni. Se, invece, non ha il coraggio di muovere critiche ai Dirigenti – eventualmente essi non fossero non in grado di motivare il personale loro assegnato – non sembra affatto dignitoso prendersela con i più deboli, con chi guadagna poco più di 1000 euro al mese", chiosano le opposizioni. "Non è compito dell’Assessore fare liste di mobilità per i dipendenti, individuare trasferimenti, inventarsi procedure. Come egli dovrebbe ormai sapere il Comune dispone di un Regolamento e di una dotazione organica che individuano rispettivamente procedure e modelli organizzativi che vanno rispettati e non elusi - prosegue la nota -. L’Assessore alle Risorse Umane – che dovrebbe occuparsi anche di “Trasparenza” (ma di ciò non vi è assoluta traccia) – avrebbe di che lavorare; ad esempio, ha verificato quale è la procedura che la legge, la dottrina, la giurisprudenza in modo costante indica per addivenire alla individuazione degli uffici di staff? Ha chiuso un occhio? Li ha chiusi entrambi? E’ stato accertato se vi è stato personale dell’Ente impegnato nella opaca distribuzione dei pacchi alimentari o se vi sono aspetti da chiarire nella scandalosa vicenda del Cimitero? Ad oggi quali iniziative ha assunto? Sono trasparenti le tariffe cimiteriali? Ha chiesto che fosse quantificato il gettito proveniente da quelle attività e le ha parametrate al numero dei decessi, degli interramenti e delle esumazioni? Ha verificato se sono stati elargiti contributi a cittadini impegnati in attività criminali o periti in circostanze connesse ad attività criminali?". I consiglieri di Pd, IdV e Centro Comune sottolineano poi come si sia in presenza, secondo loro, di "un’Amministrazione che si è distinta nella cronica incapacità ad attivare risorse e nelle “scandalose” performances di perdere finanziamenti già disponibili, dovrebbe avere almeno la decenza di non accusare gli altri di essere fannulloni, vista la propria incapacità". Infine, il messaggio di solidarietà ai dipendenti e alle organizzazioni sindacali. A loro "va la solidarietà delle forze politiche e dei gruppi consiliari di opposizione, ferma restando la disponibilità piena a costruire attraverso un limpido, pubblico e trasparente, delle possibili misure procedurali ed organizzative necessarie per migliorare i servizi, per colpire (ovunque si annidino) con determinazione zone di lassismo, di inefficienza e di spreco, episodi di inqualificabile familismo, nel quadro del più rigoroso rispetto dell’autonomia dei Dirigenti a cui la legge assegna il potere di gestione del personale, in un quadro di concertazione con le Organizzazioni Sindacali. Le forze politiche ed i Gruppi consiliari di Pd, IdV e Centro Comune chiedono che si apra un dibattito di merito, serio e costruttivo; altrimenti, saranno costrette ad utilizzare altre sedi per far valere i principi di legalità e di buon governo", conclude la nota.