A cura della Redazione
«Aspettiamo da decenni la modifica della convenzione in atto per le nostre Cooperative, ma siamo ancora in alto mare». E’ il grido di allarme degli assegnatari degli alloggi della zona Carminiello e di quella di Prota-Gambardella, che aspettano che sia data esecuzione alla delibera di Consiglio comunale del 19 maggio del 2005. Il documento modifica la convenzione originaria tra il comune di Torre Annunziata e le Cooperative in questione. Ma facciamo un passo indietro. Il Piano di Edilizia Economica e Popolare del comune oplontino fu approvato nel lontano 1975 dalla Giunta della Regione Campania. Negli anno ’70-’80 il Comune si dotò di due piani di zona 167, localizzati nell’intento di privilegiare l’edilizia economica e popolare per soddisfare le esigenze abitative dei cittadini. A tal riguardo, le cooperative edilizie sottoscrissero con il Comune la convenzione base che prevede il diritto di superficie a favore di Enti operanti nell’edilizia economica e popolare. Tuttavia, le leggi successive, ed in particolare l’articolo 18 della Legge 179/92, ha previsto la possibilità di modificare la originaria convenzione, nel senso di prevedere, senza che intervengano variazioni del regime delle aree assegnate, la possibilità che gli Enti proprietari possano non solo cedere in locazione i singoli alloggi ai soci della cooperativa, ma altresì assegnare in proprietà individuale ai soci gli alloggi realizzati a proprietà indivisa, nel rispetto di requisiti, patti e condizioni già previsti nell’originaria convenzione. A questo punto, la domanda che si pongono i soci delle cooperative è: “Quando tempo bisogna ancora aspettare per dare esecuzione alla delibera comunale?”. La risposta ce la fornisce lo stesso assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Colletto. «Alla data odierna - afferma Colletto -, solo due cooperative su una ventina hanno presentato l’istanza per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e per la sottoscrizione della convenzione. Quando sarà completato l’iter, solo allora il gruppo di lavoro di tecnici comunali, appositamente costituito, inizierà l’operazione di calcolo in euro a metri quadrati della superficie soggetta a trasformazione. A quel punto - conclude l’assessore - la cooperativa in questione dovrà versare, anche a rate, l’onere quantificato da pagarsi alla Tesoreria comunale». BENNI GAGLIARDI (dal settimanale TorreSette del 3 febbraio 2012)