A cura della Redazione
Sono circa 400 le firme che questa mattina l’associazione Oplontiamo ha protocollato al Comune di Torre Annunziata, destinatari il Presidente della Commissione Elettorale Di Paolo e il Sindaco Starita, con le quali i cittadini di Torre Annunziata hanno aderito alla proposta dei ragazzi dell’associazione di svolgere un sorteggio pubblico per la nomina degli scrutatori per i prossimi referendum del mese di giugno. “Si tratta di un vero successo, che è andato anche al di là delle nostre aspettative – dice Pietro Farro, Presidente dell’Associazione -. Raccogliere un numero così significativo di firme in pochi giorni, da parte di una neonata associazione che per la prima volta si presentava alla città con una iniziativa, vuol dire che il problema è sentito dalla gente. Molti si sono fermati al nostro banchetto in questi giorni di raccolta firme per esprimerci il loro consenso sull’argomento. Adesso ci aspettiamo una risposta ufficiale da parte dei destinatari della petizione, ma ci farebbe molto piacere sentire sull’argomento anche i dirigenti dei vari partiti. Se vogliono, siamo anche pronti ad un incontro pubblico quando e dove preferiscono”. Gaetano Forte aggiunge: “Non ci siamo limitati ad esprimere un dissenso rispetto alla gestione che oggi si fa della nomina degli scrutatori, ma abbiamo suggerito anche una possibile strada da seguire: una convocazione pubblica da parte della commissione con indicazione del giorno e dell’ora nel quale avverrà il sorteggio, inserimento nell’urna di tutti i nomi degli iscritti all’albo degli scrutatori, sorteggio delle liste degli scrutatori “titolari” e delle riserve, dopodiché la commissione si riunisce e, come dice la legge “nomina” gli scrutatori venuti fuori dal sorteggio. Non vi è nulla di illegale in tutto ciò, ma sarebbe una forma di trasparenza amministrativa che avvicinerebbe i cittadini alle Istituzioni. Ci aspettiamo che nella risposta, se dovesse essere negativa, ci venga spiegato perché non è attuabile questo percorso”. “Le attività di Oplontiamo non si fermano qui – conclude Mena Pagano -, anzi! A breve saremo impegnati in una assemblea pubblica sul problema Sarno che riteniamo il principale nodo da risolvere per poter pensare ad un rilancio complessivo della città. Dovremo uscire da questa assemblea, come è nel nostro stile, con risposte certe e proposte concrete. Avevamo anche pensato ad una raccolta di oli vegetali esausti per sensibilizzare la popolazione anche su questo punto. Ci è stato detto, da parte del Consorzio al quale ci siamo rivolti, che a breve partirà in Città l’isola ecologica che comprenderà anche questo tipo di raccolta. Ovviamente vigileremo perché questo accada realmente e non diventi, come purtroppo è stata già giustamente battezzata, l’isola che non c’è!”