A cura della Redazione
Un inizio settimana denso di avvenimenti politici. Prima il Congresso cittadino dell’Italia dei Valori, poi le dichiarazioni al vetriolo del sindaco Starita innanzitutto contro il suo ex partito e lo stesso segretario provinciale del Pd Nicola Tremante, e poi la risposta dei vertici locali e napoletani del Partito Democratico. Infine il vertice di Pd, Idv, Sel, Pdci che apre ai partiti moderati e lancia la sfida dell’alternativa. Partiamo dall’appuntamento di domenica scorsa dell’IdV che ha visto l’elezione all’unanimità del neo segretario, il medico pediatra Giovanni Magliulo. Al Congresso erano presenti il parlamentare, nonchè coordinatore della Campania Nello Formisano, i consiglieri regionali Nicola Marrazzo e Anita Sala, il commissario cittadino dell’IdV Antonio Gagliardi e il capogruppo Luigi Cirillo, i rappresentanti del Pd, Francesco Porcelli, di SEL, Luigi Monaco, dell’UdC, Alfonso Arcamone, del PdCI, Salvatore Civaro, dell’MpA, Gaetano Mauro Rapacciuolo. Dopo una breve introduzione del commissario uscente Gagliardi, il quale ha fatto un excursus sui sei anni di vita del partito a Torre Annunziata, sottolineandone anche la partecipazione a tutti gli appuntamenti elettorali e il grande risultato ottenuto alle Provinciali del 2009, quando l’IdV ha riportato il 12,65 per cento dei voti. Il secondo intervento è stato quello di Magliulo, che si è presentato alla platea congressuale, ricordando anche il suo passato da giovanissimo consigliere, ad appena 20 anni, e da assessore della giunta Cucolo. Ha esposto le linee programmatiche del partito, incentrate su tre obiettivi: riorganizzazione dell’IdV a Torre, aprendola ancor più ai giovani e alla società civile; la proposta politica del Nuovo Ulivo insieme al Pd e a SEL, ma aperto anche ai partiti moderati e alla Federazione di Sinistra; il programma per il rilancio della città, basato soprattutto su sviluppo, occupazione, vivibilità e riqualificazione urbana. Agli interventi del capogruppo Cirillo e dei consiglieri regionali Sala e Marrazzo, ha fatto seguito quello dell’on. Formisano. “Sono stato amico del sindaco Starita e per questo sono profondamente deluso per la scelta che ha fatto di sovvertire la volontà popolare, che aveva dato la maggioranza al centrosinistra, facendo entrare in giunta un partito di destra. Inoltre ha emarginato i partiti e ha puntato sull’appoggio di singoli consiglieri. Noi invece abbiamo tagliato i rami secchi, allontanando l’ex capogruppo De Stefano e l’ex segretaria Pagano che appoggiano questa amministrazione per ambizioni ed interessi personali”. Il Congresso si è concluso con l’elezioni di Magliulo e del coordinamento che lo affiancherà. Ma il Congresso dell’IdV non è stato l’unico fatto politico che ha interessato i media. L’intervista del sindaco Starita ad un quotidiano locale ha riacceso le micce con le forti critiche al Pd cittadino, accusandolo di ostracismo nei suoi confronti e di avergli imposto i rimpasti. E che i fischi ricevuti a conclusione della Festa patronale sono “il prezzo che pago per la mia battaglia alla criminalità e alla illegalità”. E ha continuato attaccando anche il suo segretario provinciale, Nicola Tremante, affermando che da lui ha ricevuto solo intimidazioni e improperi. La risposte, da parte dei due segretari chiamati in causa, non si è fatta attendere. Porcelli gli ha ricordato che il Partito Democratico aveva proposto una giunta di alto profilo, dandogli la facoltà di nominare gli assessori senza alcuna ingerenza. Ma lui dopo aver firmato il documento, l’ha rinnegato. Per quanto riguarda invece la questione della legalità e trasparenza, Porcelli ha replicato a Starita ricordandogli che non può erigersene a paladino perchè ha nominato autonomamente il capo dell’Ufficio tecnico ed un assessore in giunta che non corrispondono a questi principi. Quanto ai fischi Porcelli afferma che “è curiosa la concezione che ha Starita del dissenso, secondo la quale chi contesta appartiene al fronte dell’antipolitica o peggio ancora della criminalità”. Tremante ha rimandato al mittente le accuse, dichiarando di essere stato generoso nei confronti di Starita, lasciandogli la porta aperta nella speranza che rinsavisse e ritornasse al centrosinistra puro voluto dagli elettori torresi. Ha poi continuato dicendo che le linee politiche le stabiliscono i partiti e non i singoli e visto che la posizione di apertura ad un partito del centrodestra era minoritaria nel Pd, Starita avrebbe dovuto attenersi alla volontà del partito. Che a Torre, ha ribadito Tremante, è rappresentato dal segretario Francesco Porcelli. E ha concluso dicendo che il sindaco e chi lo ha sostenuto nella sua scelta sbagliata saranno oggetto di sanzioni disciplinari. Intanto si è svolto il primo interpartitico post rimpasto a cui hanno partecipato il Pd, l’IdV, SEL e il PdCI per gettare le basi del progetto politico che si propone l’obiettivo di costruire una nuova coalizione di centrosinistra, proiettata verso le elezioni comunali del 2012, aperta ai partiti moderati e a RC. EMANUELE SOFFITTO (Dal settimanale TorreSette del 5 novembre 2010)