A cura della Redazione
L´amministrazione comunale cerca un dialogo con la cittadinanza dopo i considerevoli aumenti della tarsu 2009. E lo fa attraverso un manifesto fatto affiggere a firma del primo cittadino Giosuè Starita. "Va precisato - scrive il sindaco - che gli aumenti della tassa sui rifiuti sono stati determinati da un provvedimento di legge che ha penalizzato esclusivamente i comuni della Campania e che da questi è stato fortemente contrastato. Invero - presegue il manifesto -, in virtù dell´art. 7 del D.L. 61 del 11/5/2007 e successive modifiche, il comune di Torre Annunziata, così come gli altri comuni della Regione Campania, per l´anno 2009, ha dovuto conformare obbligatoriamente le proprie tariffe per la tassa di smaltimento rifiuti alla copertura integrale del costo del servizio". Il manifesto continua poi sull´iniziativa che l´amministrazione ha intrapreso quest´anno con le agevolazioni fiscali a favore delle fasce più deboli e, in prospettiva, con la contrazione dei costi del servizio. Fin qui nulla da eccepire, però una domanda va posta: "Perché la maggioranza, compreso il sindaco, l´anno scorso ha votato contro l´emendamento dell´Italia dei Valori che proponeva di azzerare l´addizionale Irpef comunale per i bassi percettori di reddito?". Se allora, il consiglio comuanle avesse approvato l´emendamento, oggi una famiglia con un reddito annuale di 20 mila euro e con una casa di 80 metri quadrati non avrebbe pagato neppure un euro in più rispetto all´anno scorso. Infatti, se è vero che l´aumento della tarsu da 3 a 5 euro a metro quadrato avrebbe comportato una maggiore spesa di 160 euro, allo stesso tempo tale aggravio sarebbe stato compensato dal mancato pagamento dell´addizionale Irpef (8 per mille di 20 mila euro sono proprio 160 euro). L´IdV, quindi, aveva trovato un rimedio per compensare gli aumenti (obbligatori) della tarsu, ma la proposta trovò l´opposizione dei consiglieri di maggioranza. E´ bene ricordare che a favore dell´emendamento votarono l´IdV (Gagliardi, Cirillo, De Stefano), il gruppo consiliare "Svolta Democarica e Progressista" (Fiorillo, Monaco, Portoghese, Telese), il PdL (Di Paolo, Contieri), la lista civica “Orgoglio e Dignità” (Izzo). E gli stessi consiglieri votarono contro gli aumenti della tassa sui rifiuti solidi urbani, bocciando il bilancio di previsione 2009.