A cura della Redazione
Giugno ‘98, data di nascita dell’Italia dei Valori a Torre Annunziata. Alcuni mesi dopo, però, il movimento politico fondato dall’ex magistrato Antonio Di Pietro, confluì nei Democratici e si sciolse. Riapparve nella nostra città alle elezioni politiche del 2001, quando nell’IdV si candidò, alla Camera dei Deputati, il direttore de “La Voce della Provincia”, Pasquale D’Amelio. Ma il movimento, che allora decise di “correre da solo”, non raggiunse a livello nazionale la soglia del 4 per cento e non entrò in Parlamento. Fino alla primavera del 2004 il simbolo del Gabbiano non fu più presente sulle schede elettorali a Torre e fece la sua comparsa solo alle elezioni provinciali, quando ottenne un risultato modesto sia perché l’Italia dei Valori non era stata ricostituita ancora nella nostra città, sia perché il candidato non era locale. A ottobre di quello stesso anno, però, il movimento rinacque grazie all’assessore Antonio Gagliardi (poi nominato anche segretario provinciale del partito), al consigliere comunale Pasquale Di Francesco e a gran parte del nucleo originario che nel ‘98 aveva fondato il movimento. Alle comunali del 2005 l’Italia dei Valori si presentò per la prima volta alle elezioni, ottenendo un risultato soddisfacente: due consiglieri eletti, Antonio Gagliardi e Giovanni Marino. E addirittura due assessori in giunta, lo stesso Gagliardi (al quale in consiglio comunale subentrò il compianto Michele Visiello) e l’ex consigliere Pasquale Di Francesco. L’anno successivo, alle politiche del 2006, Gagliardi fu candidato al Senato al terzo posto (un riconoscimento significativo per il leader torrese dell’IdV) e riuscì a far “volare” il Gabbiano oltre il 10 per cento dei consensi. Dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, agli inizi del 2007, per le dimissioni di oltre la metà dei consiglieri, l’Italia dei Valori si trovò ad affrontare una dolorosa scissione: uscirono dal partito Pasquale Di Francesco, Giovanni Marino, Alfonso Contieri (eletto nel Pd, ora consigliere indipendente) e altri militanti. Nonostante ciò, però, l’IdV si riorganizzò, aderirono tanti nuovi iscritti, e riuscì nel “miracolo” di conservare due consiglieri comunali: ancora una volta fu eletto Antonio Gagliardi, al quale si affiancò Raffaele De Stefano. Attualmente, a rappresentare l’Italia dei Valori sono addirittura in tre, dopo l’adesione al partito di Luigi Cirillo, fuoriuscito dal Psdi. Anche in giunta il partito di Di Pietro è stato rappresentato da Franco Gentile, primo dei non eletti, all’inizio della consiliatura Starita e, dopo le sue dimissioni e un periodo di “vacanza” in cui l’IdV non è stato presente nell’esecutivo cittadino, tre mesi fa c’è stata una svolta. L’Italia dei Valori ha proposto come assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione una donna, l’unica della squadra di governo di Starita, la professoressa universitaria Maria Elefante., già candidata nella lista dell’IdV, che rappresenta, nel contempo, anche la società civile torrese. Per le prossime elezioni provinciali l’Italia dei Valori punta ad un ulteriore salto di qualità: eleggere un rappresentante di Torre alla Provincia. E il partito napoletano, su proposta di quello cittadino, ha già deciso: il candidato è il capogruppo dell’IdV Antonio Gagliardi. Manca solo l’ufficialità della candidatura. SALVATORE CARDONE