A cura della Redazione
Consiglio comunale, movimentata seduta su lavoro, sviluppo e occupazione Lavoro, sviluppo e occupazione. Sono questi i temi affrontati nel consiglio comunale straordinario, svoltosi oggi pomeriggio presso i locali del Villaggio del Fanciullo del quartiere Rovigliano. Hanno partecipato alla seduta Nando Santoro, dirigente regionale delegato al Contratto d’Area torrese-stabiese, l’amministratore delegato della Tess-Costa del Vesuvio, Leopoldo Spedaliere, gli esponenti sindacali territoriali Catello Di Maio (Cgil), Giuseppe Ferrara (Uil) e Matteo Vitulano (Cisl), oltre ad una nutrita rappresentanza dei lavoratori espulsi dai processi produttivi. L’emergenza occupazionale che ha colpito la città oplontina negli ultimi anni, in seguito al fallimento della Metalfer e alla chiusura della Metecno, con complessivi 139 lavoratori in mobilità, ha posto in primo piano nell’agenda politica locale il problema della mancanza di lavoro a Torre. «Le tematiche affrontate da questa amministrazione sin dall’inizio del suo insediamento – ha spiegato il sindaco Giosuè Starita – sono essenzialmente due: sicurezza e sviluppo. Per quanto riguarda il primo aspetto, siamo riusciti a costituire un tavolo in Prefettura e i risultati conseguiti di recente dalle forze dell’ordine sono una prova tangibile dell’azione di repressione contro la criminalità locale. Contestualmente – ha continuato – si è lavorato per far ripartire due grossi progetti imprenditoriali: Pompei 2000 (a giorni la firma del nuovo protocollo aggiuntivo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ndr) e la Cittadella delle Imprese, i cui lavori per la ristrutturazione dei capannoni dell’area ex Aquila Prefabbricati, stanno per iniziare. Inoltre, il riconoscimento di “Zona Franca Urbana” a Torre Annunziata – conclude Starita – e quello di “Distretto Industriale”, sicuramente aiuteranno la città a superare l’emergenza lavoro». Dopo il fallimento del polo siderurgico e metallurgico dell’ex area Dalmine-Deriver degli anni ‘80, e l’introduzione degli strumenti economici, quali l’Accordo di Programma e il Contratto d’Area, il polo industriale torrese ha visto la nascita di nuove attività imprenditoriali, supportato dalla Tess, nata nel ’94 per sostenere lo sviluppo delle aree di crisi. Oggi operano nell’ex area Dalmine, l’Its e l’Isediform, società di informatica, i cantieri nautici Gagliotta e Air Naval, l’impresa metalmeccanica Stanzione, la Florinvest, azienda che commercializza all’ingrosso fiori e piante, e le ex Officine Torresi, recentemente rilevate per iniziative di cantieristica nautica. Mentre sull’ex area Deriver insiste il cantiere nautico Aprea-Ferretti. «La Tess-Costa del Vesuvio – ha affermato l’amministratore delegato Leopoldo Spedaliere – ha assunto un ruolo importante per la riconversione delle aree dismesse di Torre e Castellammare, favorendo l’insediamento di nuove attività produttive, la ricollocazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi e la creazione di nuovi posti di lavoro. E’ bene ricordare però - ha continuato - che la Tess è uno strumento che opera in base alle indicazione dei suoi soci, tra cui la Regione e i Comuni della fascia costiera-vesuviana. Ed è appunto grazie alla volontà dell’assessorato regionale alle Attività Produttive - ha concluso - che la Tess ha acquistato la Metalfer per evitare che la stessa finisse nelle mani di imprenditori-speculatori. Comprendiamo perfettamente lo stato di preoccupazione degli 84 lavoratori della Metalfer in mobilità, tuttavia valuteremo bene qualsiasi offerta prima di vendere l’ex capannone industriale di via Terragneta. Attualmente, insieme al Comune oplontino, stiamo progettando la riqualificazione della fascia di costa. Credo che Torre Annunziata abbia tutte le potenzialità per emergere dalla situazione di stallo in cui si trova attualmente». Per il delegato regionale al Contratto d’Area, Nando Santoro, la questione Metalfer va affrontata in tutte le sedi istituzionali, anche a livello di governo centrale. «Stiamo facendo molta attenzione - ha detto - all’affidabilità degli imprenditori che vogliono rilevare le due aziende dismesse dell’ex area Dalmine, la Metalfer e la Metecno. Per noi prima di tutto, però, viene il reintegro dei lavoratori in mobilità». La seduta del consiglio comunale è stata preceduta dagli interventi dei tre rappresentanti sindacali territoriali, Di Maio, Ferrara e Vitagliano, tutti improntati alla massima collaborazione con le istituzioni per affrontare e risolvere i problemi occupazionali nella nostra città. Per le forze politiche locali sono intervenuti: l’assessore alla attività produttive Michele Cuomo; i capigruppo Francesco Donadio (PD), Antonio Gagliardi (IdV), Davide Alfieri (Psdi), Giocacchino Langella (IdM), Andrea Fiorillo (SDP), Gennaro Di Paolo (AN), Enrico Boccia (FI); i consiglieri comunali Domenico Solimeno e Luigi Ammendola (PD), Raffaele De Stefano (IdV), Luigi Monaco e Ciro Potoghese (SDP). BENNI GAGLIARDI