A cura della Redazione
La Festa non passa mai di moda. Può cambiare tutto, il mondo può andare allíincontrario, ma quel giorno resta imperdibile anche se sei dallíaltra parte del globo. Nessuno compra più il vestito buono, e non è questione di crisi mondiale e di spending review domestica; lo struscio sarà stato pure macchiato da quel disgraziato ricordo dellíanno passato, ma Ë sempre un rito da celebrare. 22 ottobre, una data che non corre sul calendario, ma galoppa nella mente. Noi torresi ufficialmente siamo diventati meno di cinquantamila, protagonisti di un esodo che forse nella nostra storia di popolo errante non cíera stato manco ai tempi della grande emigrazione, ma quel giorno ci moltiplichiamo. Virtualmente uniti da Kuala Lumpur a Londra, passando per la Foresta Nera e líAustralia, fino al canalone del Corso: un immenso Paese senza confini. Partecipiamo tutti alla Festa, incolonnati nella processione dietro la Madonna alla quale la citt‡ si Ë votata; aspettiamo i fuochi che purificano pi˘ di un indulto; mangiamo senza freni mandorle e torrone. E chi puÚ continui a ricordare giostre che nella memoria sembrano attrazioni da Disneyworld e magari erano solo un baraccone da strapaese. Per una mattina non svegliamoci, per una volta lasciateci sognare. Il mondo migliore prima o poi arriverà; non cambieremo Giunta con la velocit‡ dei governi balneari; il mare pulito regalerà più banconote che telline; il lavoro per tutti sarà tanto che importeremo manodopera dalla Germania; l´Ospedale costruirà un´altra sala parto cinquanta metri più giù per consentire ai torresi del futuro di poter ancora veder scritto sulla carta d´identità: nato a Torre Annunziata; e tanto per completare il fantastico quadro, il Savoia finalmente ripeterà la finale scudetto del 24 con il Genoa. (Al momento resta questa líimpresa più probabile, nella sua follia onirica). Per 24 ore immaginiamo che tutto questo sia davvero possibile, magari qualcosa muter‡. Un atto di fede, richiesto anche a chi si professa laico. Serve quando la vita non va come vorremmo. Si impone un salto che superi le barriere della logica che qui ci ingabbia pure se non esiste, se viene costantemente negata nei nostri comportamenti quotidiani. Poi il risveglio arriver‡ e ci trover‡ forse non pi˘ forti, ma pi˘ consapevoli. Anche se il miracolo non si sar‡ verificato, saremo sicuramente un poí pi˘ felici. Di questi tempi Ë gi‡ tantissimo. E nessuno provi a rovinarci questo sogno. Buona festa a tutti. MASSIMO CORCIONE