A cura della Redazione
L’impressione è che tra tagli, allungamenti dell’età lavorativa (per chi un lavoro ce l’ha) e ogni altro tentativo possibile per far cassa subito, qualche piccola dimenticanza collettiva ancora ci sia. E a farne le spese sono sempre i più deboli, per reddito e per disgraziata storia secolare. Cioè, principalmente il Sud d’Italia. Eccoci a parlare ancora di Anti-Stato: è sempre lì, in agguato, pronto a reclutare piccoli soldati e potenziali colonnelli, offrendo loro ingaggi criminali al posto dei salari che l’economia ufficiale fa saltare per sopraggiunta crisi mondiale. Rischia di essere vanificata tutta l’opera di bonifica che negli ultimi anni ha portato pulizia e tranquillità. Torre Annunziata ne è l’esempio più evidente: il piccolo esercito allestito dai mercanti della droga è stato decapitato e disintegrato, ma gli effetti non durano in eterno se non si offre un’alternativa a chi aveva visto nella malavita la soluzione per una comoda sopravvivenza. Sono momenti ciclici ai quali siamo purtroppo abituati: ne abbiamo vissuto uno abbastanza simile quando il fenomeno del contrabbando venne debellato in poche settimane. E’il mondo di Fortàpasc, quello nel quale non vorremmo mai più atterrare. Ovviamente Torre non è un’isola, lo stesso malessere avvelena tutta la provincia di Napoli, in città si sta addirittura peggio e il caso sta diventando già un’emergenza nazionale: microcriminalità e monnezza, un mefitico cocktail che minaccia di rovinare la fine di un anno comunque orribile. Avete letto degli scippi e dei furti che hanno colpito le (inviolabili) mogli dei calciatori del Napoli. La pubblicità peggiore per tutti, appesantita da quel florilegio di commenti estratti dal cassetto dei luoghi comuni. A leggerli senza mai essere stati da queste parti, sembra la descrizione di una terra di frontiera, dove anche solo passeggiare diventa una spedizione militare da affrontare con giubbotto anti-proiettile e senza nessun ornamento che possa diventare tentazione per gli scippatori. Nessuno che si sia posto la domanda: perché succede soprattutto (e non solo) a Napoli? Nessuno che abbia posto l’accento sull’ordine pubblico da garantire per pubblico dovere oltre che per suprema ragion di Stato. Tutti distratti da conti che devono tornare in ordine e vertici con i potenti d’Europa. Il nemico non è solo la grande speculazione, ma anche chi aveva dato a tutti noi l’illusione di essere stato sconfitto. Attenti al rischio default, ma non tagliamo l’ipotesi di una vita normale. Per una comunità dovrebbe essere l’obiettivo minimo, qui è la massima aspirazione. MASSIMO CORCIONE