A cura della Redazione
Una scommessa. Così il nostro primo direttore definì TorreSette esattamente cinque anni fa, il 5 settembre 2003. La carissima Francesca Fortunato adoperò quel termine per una teoria molto diffusa nel mondo dellinformazione, quella dellincertezza che caratterizza la vita e, di conseguenza, la durata di ogni nuova iniziativa editoriale. Non aveva torto perché, prima di pensare allennesimo organo dinformazione locale, per giunta settimanale (una novità assoluta a Torre), nelle nostre coscienze si sovrapposero una lunga serie di interrogativi. I dubbi, le timidezze, le incertezze, le perplessità, però, anche se consapevolmente evidenti, non riuscirono ad appannare lidea di giornale che avevamo in mente. Gradualmente, nel corso di questi anni, abbiamo cercato di confezionare e perfezionare un prodotto che rispettasse lidentità politica, culturale e sociale di ogni lettore. Credeteci, non è stato facile. Sarebbe stato molto meno complicato, ed evidentemente più comodo, individuare un colore netto per la linea editoriale e continuare a dipingere con tonalità monocromatica la vita della nostra città. Ma così avremmo tradito la definizione iniziale scelta da Francesca. Quando una settimana fa ci siamo ritrovati nella prima riunione di redazione dopo la consueta pausa estiva, la data di uscita di questo numero ha colpito indistintamente tutti noi: 5 settembre 2008. Ragazzi - ci siamo detti - sono già cinque anni!. E subito la memoria ha fatto scattare un flashback dove sono passate tutte le immagini più significative di questo lustro: dallemozione del primo numero a quella assolutamente intatta dellultimo. Questa autentica, genuina, disinteressata spinta passionale, con molta probabilità, rappresenta il piccolo segreto che riesce a carburare puntualmente i meccanismi della macchina che stampa il nostro giornale.
Un discorso a parte lo merita il sito torresette.it. Nato sempre nel 2003 con lintento di raggiungere unutenza diversa, quella del popolo del web, nellultimo anno (da quando è stato trasformato in quotidiano on line) è diventato un punto di riferimento per linformazione in tempo reale nellarea vesuviana, nonché essenziale strumento di lavoro per molti nostri colleghi. Attenzione, però. Non amiamo né vogliamo autocelebrazioni. Sono le cifre inconfutabili che ci autorizzano ad esercitare un semplice diritto di cronaca: le copie vendute in edicola (il periodico più letto in città) e lo straordinario numero di contatti on line (una media di duemila giornalieri). Tutto ciò si chiama consenso. E questa la nostra forza. Quella che ci spinge ad insistere e continuare a seminare in questo solco tracciato nei primi cinque anni. Il nostro impegno futuro è di renderlo sempre più profondo.
GIUSEPPE CHERVINO
direttore responsabile