A cura della Redazione

Non sono bastati centinaia di chilometri a fermare la voglia di confronto e scoperta che ha spinto docenti e studenti del Liceo Artistico Celio-Roccati di Rovigo a recarsi in visita a Torre Annunziata per conoscere, salutare e confrontarsi con professori e alunni del Liceo "de Chirico".

Ad accogliere calorosamente i colleghi “nordici”, un enorme poster ideato e realizzato dal prof. Crescenzio D'Ambrosio, nel quale il mitico Totò, re partenopeo e nazionale della risata, in bombetta ed inseparabile ombrello, guardando il Vesuvio,in stile fumettistico, esclama: “Benvenuti ai signori di Rovigo... ardimentosi eroi di mille imprese”. Versi tratti dalla poesia "'A Livella" dello stesso Totò.

Arrivati tra lo stupore di chi non sapeva della loro venuta, e la gioia del personale e degli studenti a conoscenza della visita, i rodigini, vinto un naturale momento di imbarazzo iniziale, sono stati accompagnati in gioioso corteo in giro per la scuola tra corridoi colorati, aule e laboratori.

Di forte impatto anche il successivo incontro in aula magna durante il quale, in un clima privo di qualsiasi formalismo, con immagini e video sono state presentate ai graditissimi ospiti le eccellenze della Campania e del territorio torrese in particolare, senza dimenticare anche i grandi interpreti dello spirito e dell'essenza della napoletanità: Eduardo De Filippo e lo stesso Totò.

Rinsaldatosi ancor di più il legame tra ospiti e locali, si è passati ad un momento ricreativo a cura della LARS Crew, band musicale del liceo torrese, che ha eseguito famosi brani della scena pop italiana e londinese coinvolgendo nella performance anche un simpatico professore di Rovigo che ha suonato il basso.

La visita si è poi conclusa con delle cartoline-ricordo recanti l'immagine del manifesto con il quali i ragazzi settentrionali erano stati accolti in mattinata. Immancabili, come da tradizione, anche alcuni vassoi di dolci partenopei.

Così, in un trionfo di sfogliatelle e babà, è terminato questo momento d'incontro caratterizzato dal desiderio di conoscersi e riconoscersi come profondamente uguali nel proprio essere diversi, così come scrive in bellissimi versi la poetessa polacca Wislawa Szymborska: Cercheremo un’armonia, sorridenti, fra le braccia, anche se siamo diversi come due gocce d’acqua.

(Mattia Russo - IV E LARS “G. de Chirico”)

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