A cura della Redazione

La tutela di Pompei e degli altri siti archeologici vesuviani che fanno parte della lista dei beni dichiarati patrimonio dell'umanità non si ferma mai.

I siti archeologici sono ritenuti in tutto il mondo importanti per la difesa della cultura perché preservano la memoria storica della comunità di riferimento. Per questo motivo, la loro conservazione è ritenuta importante dalla comunità mondiale.

E proprio a tal fine è stato convocatoun tavolo di lavoro tenuto presso l’Auditorium degli Scavi di Pompei il comitato formato dai rappresentanti delle varie istituzioni interessate alla salvaguardia dei monumenti di Pompei. Ercolano, Oplonti e delle altre aree archeologiche di contesto.

Erano presenti il Segretariato generale del Ministero per i Beni, le attività culturali e il Turismo, la Soprintendenza Speciale Pompei, la Direzione Generale del Grande Progetto Pompei, la Regione Campania, la Città Metropolitana e gli amministratori dei nove Comuni della Buffer Zone.

Nei precedenti Comitati del patrimonio mondiale del 2013 e 2015, era stato richiesto di provvedere a integrazioni in merito alle norme di tutela della buffer zone e al piano di gestione stesso. Attualmente  è stato affrontato il problema di aggiornare le proposte alla luce delle nuove esigenze ed  in prospettiva della prossima scadenza del 31 dicembre 2016 in cui sarà presentato il nuovo piano di gestione definitivo.

Il Ministero dei Beni Culturali, in partecipazione con le istituzioni locali, si avvale regolarmente dell’assistenza dell’ICCROM  che contribuisce alla tutela dei beni culturali partecipando indirettamente ai tavoli di concertazione per il piano di gestione del sito Unesco con conoscenze, strumenti e la formazione ai funzionari della Soprintendenza vesuviana impegnati nella conservazione del patrimonio.

Il lavoro si svolge con l’impiego di tecnici specializzati nella tutela e studio di reperti archeologici. Bisogna inoltre motivare i responsabili politici a migliorare l’ambiente esterno ed i mezzi di comunicazione e proporre un sistema di valorizzazione sostenibile. L’obiettivo è quello di consolidare l’etichetta Unesco che assicura notevoli vantaggi nella promozione turistica con evidenti benefici economici di ritorno per le comunità interessate.

twitter: @MarioCardone2  

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