Ventotene, un Comune della provincia di Latina, di poco più di 700 abitanti, il più piccolo per estensione dell’Italia Centrale.

Un’isoletta famosa per aver “ospitato”, durante il fascismo, esiliati illustri come Sandro Pertini, Giorgio Amendola,  Giuseppe Di Vittorio, Camilla Ravera, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, questi ultimi due padri dell’Unione Europea, e tanti altri perseguitati dal regime mussoliniano. Eppure questa pic-colissima isola ha un legame con Torre Annunziata per aver dato i natali a Luigi Iacono, al quale nella nostra città è intitolata la strada che da via Vittorio Veneto conduce a piazzetta De Nicola. Iacono nacque infatti a Ventotene alle due di notte del 23 dicembre 1866, da Teresa Candia, cucitrice, e Giuseppe, vice pretore di quel mandamento, che il giorno dopo dichiarò il figlio al Comune, dandogli il nome del nonno Luigi. Laureatosi in Ingegneria, Luigi Iacono venne ad abitare giovanissimo a Torre Annunziata, accettando il posto di consulente tecnico-amministrativo presso la casa Fienga, dove rimase per circa quarant’anni. Uomo di grande cultura, la sua passione era rivolta verso l’archeologia. Approfondì le sue conoscenze sugli scavi di Pompei ed altri siti antichi della nostra zona, interpretando le iscrizioni di monumenti e monete romane. Tanto è vero che il Ministero della Pubblica Istruzione lo nominò ispettore ad honorem delle Antichità e Belle Arti. 

Ma si specializzò soprattutto nell’archeologia marittima, in particolare studiando i porti degli antichi romani e pubblicando un libro, ormai raro, dal titolo “Note di archeologia marittima”, édito dalla Tipografia Leonardo da Vinci di Città di Castello nel 1914. 

Diventato vecchio, a seguito di una caduta fu costretto a letto per anni, prima di morire, a ottant’anni,  il 2 agosto 1947 nella sua casa in via Gambardella. Il 6 aprile 1956 il Comune di Torre Annunziata gli intitolò la strada suddetta, ancor prima dei dieci anni dalla morte previsti dalla legge, per le sue benemerenze, e la Prefettura questa volta non fece alcuna obiezione, come aveva fatto in precedenza respingendo l’11 ottobre 1955 una precedente deliberazione consiliare del 23 giugno dello stesso anno. 

Una nota curiosa: anche a Vento-tene c’è una strada intitolata a Luigi Iacono  e sapete chi mi ha inviato la foto della targa, scattandola perso-nalmente? Il dipendente dell’Ana-grafe di Ventotene, Domenico Matrone, il quale insieme alla collega Maddalena Petrocco si è interessato di ricercare e spedirmi cortesemente anche l’atto integrale di nascita di Luigi Iacono. Domenico ricorda che era piccolo quando anche a Ventotene fu dedicata una strada al suo concittadino, e mi ha manifestato la sua gioia per aver saputo da me altre notizie su Iacono, tra le quali quella del libro scritto da lui che la locale biblioteca acquisterà. 

Quando si dice il vantaggio reciproco della collaborazione..

(Nella foto, la targa nella strada di Ventotene intitolata a Luigi Iacono)

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