A cura della Redazione

Nel segno di Anita. L’edizione 2015 dell’oramai classico appuntamento di fine anno con il laboratorio teatrale attivo al Liceo Statale “Pitagora-Croce” di Torre Annunziata, lascerà una traccia indelebile nella storia dell’istituto scolastico e, perché no, della città. I genitori di Anita Sorrentino hanno annunciato la costituzione di un’associazione onlus che conferisca vigore e continuità al progetto teatrale. «In un contesto nel quale le risorse per favorire attività culturali come il teatro risultano sempre più magre,  abbiamo pensato di  affiancare l’impegno del Liceo in maniera concreta per consolidare questo straordinario rapporto con la nostra famiglia nell’onorare la memoria di Anita». Il toccante discorso di Biagio Sorrentino è stato il momento che ha trasmesso maggior commozione alla folta platea presente al Politeama.

 

Emozioni diverse le ha suscitate lo spettacolo che quest’anno trattava il delicato tema della sicurezza stradale collegato all’assunzione di droga e alcol. Emblematico il titolo:  «Io (s)ballo da solo...». Una performance teatrale di danza, canto e recitazione che ha visto protagonisti gli allievi del laboratorio diretto da Esmeraldo Napodano e Pasquale Nastri, tra i fondatori della compagnia SenzArteNéparte, con la collaborazione delle docenti Elisa Esposito e Annamaria Raiola. Il testo pragmatico ed efficace, elaborato dagli stessi studenti, ha sortito un impatto quasi brutale nei confronti del pubblico, sorpreso non poco dal linguaggio che, ahinoi, nel quotidiano viene adoperato dai giovani. Una sorta di finestra finalmente spalancata su una realtà che ancora in molti si rifiutano di considerare tale, ignorando i palesi disagi generazionali.  La messa in scena è risultata molto incisiva, persuasiva e convincente nel sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole e sull´importanza della guida sicura.

 «Argomenti che rientrano anche in diversi progetti che la nostra scuola promuove in versanti complessi e difficili come la crescita adolescenziale. Mi preme sottolineare -  ha concluso il dirigente del Pitagora-Croce, Benito Capossela – che i docenti e gli esperti esterni, impegnati nel laboratorio teatrale “Anita Sorrentino”, prestano la loro opera a titolo gratuito. Esempi autentici di passione, disponibilità ed impegno per il nostro controverso territorio».