A cura della Redazione
Si è tenuta oggi, presso lAuditorium degli scavi di Pompei, la seconda riunione del Comitato di Gestione Grande Pompei che dovrà approvare il piano strategico per il rilancio della buffer zone pertinente ai siti Unesco di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata. Il Comitato è una struttura prevista dal decreto istitutivo del Grande Progetto Pompei, il n. 91/2013, e si era insediato lo scorso 8 gennaio alla presenza del ministro Dario Franceschini, del presidente della Regione Campania, Stefano Caldaro, e dei sindaci dei comuni dellarea vesuviana coinvolti (oltre a quelli di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, anche di Torre del Greco, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabiae Portici). Nella mattinata odierna (10 febbraio), è stato approvato il Regolamento di funzionamento del Comitato stesso, che sarà pubblicato sul sito della Soprintendenza, nellarea dedicata al Grande Progetto Pompei, con il quale sono state anche definite le modalità di partecipazione al Comitato di Gestione di altri enti pubblici e privati, come previsto per legge. A partire da oggi sono previste le modalità di partecipazione al piano delle varie associazioni che esprimano concreto interesse alle tematiche di riferimento. Esse potranno contattare al riguardo lUnità Grande Pompei, che deve seguire le attività volte alla realizzazione del Piano Strategico (mbacgpp@mailcert.beniculturali.it). Con lodierna riunione è stato altresì stabilito lavvio dei tavoli tecnici, che dovranno definire gli interventi concreti per la redazione del piano strategico, nel rispetto delle quattro linee strategiche individuate: miglioramento delle vie di accesso e interconnessione ai siti archeologici; recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi, prioritariamente mediante il recupero e il riuso di aree industriali dismesse; riqualificazione e rigenerazione urbana; promozione di erogazioni liberali, sponsorizzazioni; forme di partenariato pubblico privato, coinvolgimento di organizzazioni no-profit nella valorizzazione del patrimonio culturale.
MARIO CARDONE
Twitter: @maripcardone2