A cura della Redazione
Oltre cento persone hanno partecipato al meet up sul decreto Valore Cultura, tenutosi venerdì 17 gennaio presso la pizzeria “Todisco” di Pompei. E’ intervenuto, con una relazione sul decreto del Governo, il portavoce e deputato della VII Commissione Cultura Scienze ed Istruzione, Luigi Gallo, del Movimento 5 Stelle. La legge, per quanto riguarda il “Grande Progetto Pompei”, punta a velocizzare gli appalti dei lavori programmati sotto un rigoroso profilo di legalità. Sull’altro versante, deve provvedere al raccordo tra i ceti dirigenti delle comunità che si trovano nella cosiddetta buffer zone (area cuscinetto) esterna ai musei archeologici a cielo aperto (siti Unesco) del comprensorio vesuviano. Si tratta di un’area sita tra il Vesuvio e la costa, che va da Ercolano a Castellammare di Stabia e si aggancia al percorso delle ville del Miglio borbonico. L’obiettivo è quello di migliorare il paesaggio, razionalizzare il percorso stradale, implementare il trasporto verso i siti e risanare l’ambiente. Nel contempo è necessario incentivare l’accoglienza al turismo su un territorio naturalmente eccezionale ma che è caduto in un profondo degrado a causa di una classe politica che frequentemente è stata contaminata dalla delinquenza locale e non si è dimostrata all’altezza dell’alto compito a cui era stata chiamata. Per cui nasce dall’occasione di svolta del decreto la volontà di cambiare registro. In primis, restaurare il patrimonio archeologico e storico del territorio, avviando un percorso di riappropriazione del senso di appartenenza delle proprie radici che contempli progettualità turistiche incardinate su cultura, paesaggio ed impresa. Non necessariamente tutto ciò deve significare incremento del turismo di massa, che qualche volta si è dimostrato di contrasto alla tutela dei nostri monumenti archeologici, ma sviluppare iniziative a sostegno del turismo stanziale, che inducano i visitatori a fermarsi in prossimità delle aree archeologiche, in alberghi moderni ed attrezzati, e privilegiare pacchetti di escursioni turistiche, iniziative culturali, visite guidate, spettacoli, feste patronali, cucina tradizionale. Una palestra per la creatività giovanile orientata verso mete come il Vesuvio, la Solfatara di Pozzuoli, le isole del golfo e la Costiera. Ne deriva che l’incontro non ha segnato tanto l’opportunità per il dibattito politico su una legge dello Stato, che ha le sue luci e le sue ombre, ma si è rivelato l’occasione per tanti militanti del Movimento 5 Stelle e le Pro Loco ed associazioni provenienti da Stabia, Oplonti, Ercolano, Portici ed area flegrea di mettere in campo, insieme ai pompeiani, progetti che sucitino speranze ed opportunità occupazionali. E’ stato fatto presente che il Governo, invece di spendere soldi dei contribuenti in strutture parassitarie che si sommano alle direzione delle soprintendenze locali, potrebbe dare l’avvio all’assunzione di custodi che sono insufficienti su tutto il territorio e maestranze per la manutenzione ordinaria, necessarie per prevenire in anticipo crolli di intonaci, stucchi e pareti causati dalle infiltrazioni d’acqua. Soprattutto sarebbero arginati atti di vandalismo, furto e accattonaggio che non fanno onore al nostro territorio e contribuiscono a pregiudicarne l’immagine all’estero. E’ stato calcolato che, in tal senso, potrebbero essere fatte, per tutta la provincia, almeno 500 nuove assunzioni. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2