A cura della Redazione
L’Amministrazione comunale di Torre Annunziata apre le porte alle associazioni culturali che operano sul territorio. L’obiettivo è ricercare collaborazioni fattive per lo sviluppo di alcune importantissime progettualità atte a valorizzare il patrimonio artistico ed urbanistico della nostra città. L’incontro tra i rappresentanti delle associazioni, l’assessore alla Cultura, Luisa Stanzione, l’architetto Giacomo Cuccurullo (in rappresentanza dell’Ufficio tecnico Comunale) e Porfidio Monda, dirigente delle Politiche Sociali a Torre Annunziata, è avvenuto presso la sala consiliare di Palazzo Criscuolo il 27 giugno scorso. Si è parlato, principalmente, dei progetti già in via di sviluppo in ambito regionale, che dovrebbero portare all’acquisizione della settecentesca struttura vanvitelliana che costituisce l’ala antica della Real Fabbrica d’Armi. Questa, in virtù del progetto, dovrebbe essere riconvertita in Antiquarium cittadino e Centro policulturale locale. Ad illustrare la proposta di acquisizione dello stabile, per altro di enorme interesse storico-culturale, e le progettualità ad esso legate, è intervenuto l’architetto Cuccurullo, per il quale tale bene potrebbe essere già gestito in maniera autonoma dall’Amministrazione comunale, in ragione del decreto legislativo del 28 maggio 2010, che consente agli Enti locali di attuare politiche comunitarie di federalismo patrimoniale o demaniale dei beni dello Stato presenti sul territorio dell’Ente. Per tanto si avanzerà una richiesta di fondi alla Regione Campania per la concessione di 2,5 milioni di euro, nel caso ci sia un parere favorevole per la cessione della struttura da parte dei vertici del Miniestero della Difesa. Tali risorse verrebbero utilizzate per un riconsolidamento dell’edificio e l’attuazione di opere di restauro conservativo, per poi passare agli allestimenti dei locali destinati ai vari utilizzi concordati con le associazioni operanti sul territorio, lasciando la priorità allo studio e all’istituzione del tanto agognato “Museo di Oplontis”. L’idea di fondo è quella di integrare tali opere con il ripristino di altri manufatti circostanti all’antico fabbricato. Ci riferiamo in particolar modo al sottopasso, chiuso da decenni, che da Largo Fabbrica d’Armi conduce all’imboccatura di Via Sepolcri - Via Gioacchino Murat - Corso Garibaldi. Il suo recupero risulterebbe di fondamentale importanza per creare un valido collegamento tra il nascente Polo museale, che ingloberebbe anche il Museo delle Armi esistente all’interno dello Spolettificio, e le realtà archeologiche oplontine, formando così un itinerario culturale davvero unico e fruibile dai visitatori. L’intervento delle associazioni, fortemente voluto dall’assessore Stanzione, è risultato fondamentale per creare un gruppo di lavoro che possa sviluppare ulteriori proposte fattibili e ben mirate, e con il quale si possa dare più ampiezza e diversificazione culturale alle opere da realizzare. I rappresentanti delle associazioni presenti hanno manifestato tutta la loro disponibilità a collaborare. Tra gli intervenuti vi erano i rappresentanti dell’Associazione Italiana “Amici del Presepe” - sezione di Torre Annunziata, dell’Associazione “Esseoesse”, dell’Associazione “Reale Fabbrica d’Armi”, della Pro Loco “Oplonti Marina del Sole”, della “Oplonti onlus”, del Centro Studi Storici “Nicolò d’Alagno”, esponenti del gruppo di associazioni “GiraOplonti”, e titolari dei Bad & Breakfast locali. Le proposte sono state chiare e costruttive. Gli attori in campo hanno espresso la necessità di inserire nelle progettualità alcuni aspetti sostanziali, affinché tutto quello che si vorrebbe realizzare possa avere il giusto impatto sullo sviluppo territoriale. In primis, come hanno proposto i rappresentanti di “GiraOplonti”, già da tempo impegnati nella rivalutazione turistica della città, si è sottolineata l’esigenza di creare dei percorsi culturali che possano dare ampi spazi di cognizione del nostro territorio da affiancarsi, poi, al programmato Polo museale. Per questo si dovranno prospettare aree per la sosta dei dei bus turistici, oggi del tutto (o quasi) assenti, e facilitare la permanenza dei turisti attraverso una consolidata rete di piccole quanto accoglienti strutture ricettive. In tutto ciò, si inquadra la necessità di ripristinare lo scalo portuale atto a collegare la città con i vicini grandi centri turistici. Con grande rammarico, nel corso della discussione, sono stati evidenziati poi i fallimenti del passato, che hanno visto morire tante iniziative valide. Tra di loro, il “Pastafest”, ripreso poi dal vicino Comune di Gragnano che ne ha fatto un cavallo di battaglia. Kermesse che potevano davvero dare ampio risalto a specifici settori economici del territorio, tra cui quelli legati al mortificato artigianato locale in cui si colloca anche l’arte bianca. Insomma, se le parti coinvolte in queste progettualità risultassero coerenti con gli impegni presi, Torre Annunziata potrebbe diventare divenire un importante Polo culturale e museale di rilievo regionale e nazionale. Un modo per rivalutare, finalmente, l’unica risorsa che oggi sarebbe in grado di rimettere in moto la macchina dell’economia locale, vale a dire il turismo. VINCENZO MARASCO (dal settimanale TorreSette del 5 luglio 2013)